Furti / Allarme

Nuova spaccata al negozio Mountain&Bike di Mori: giovani titolari affranti

Rubata merce per 35 mila euro e ci sono anche i danni materiali. Tania Grottolo e Nikolas Vanzetto, vittime del secondo colpo dei ladri in pochi mesi: «Vetrina sfondata con un pick-up, rubate quattro bici e abbigliamento, è stata una banda specializzata»

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VAL DI SOLE Biciclette rubate, denuncia per ricettazione

di Elena Piva

MORI. Stessa storia, stesso posto, stesse modalità. Venerdì scorso, poco prima delle 6 del mattino, il negozio di attrezzature sportive «Mountain&Bike» di Mori è stato oggetto di una nuova onerosa spaccata. Tania Grottolo e Nikolas Vanzetto, titolari dell'attività di via del Garda, stavano giusto ritrovando le forze dopo il furto subìto il 12 settembre 2023 quando, all'alba del 19 luglio, il sistema di allarme li ha catapultati in un incubo già noto.

A differire leggermente è l'orario; allora, erano le 4.32 di un martedì di fine estate. Il modus operandi? Tale e quale: ancora una volta è stata sfondata la vetrina d'accesso al negozio con un'auto; trattasi in questo frangente di un pick-up rubato, ritrovato dalle forze dell'ordine e probabilmente utilizzato per frantumare il vetro antisfondamento, sostituito poi da un secondo veicolo per la fuga.

Anche la merce sottratta combacia con quella prelevata in precedenza: quattro bici d'alta gamma e alcuni scatoloni contenenti abbigliamento tecnico. Vien da sé che anche il valore economico della rapina con scasso assomiglia al 2023: decine di migliaia di euro. Indagano i carabinieri, che ipotizzano l'ennesima operazione da banda specializzata.

«Solo il materiale rubato ha un valore di 30-35mila euro, somma a cui si aggiungeranno i danni all'immobile tra porta infranta e danneggiamenti interni al negozio - ha raccontato, ancora sconcertata, Tania Grottolo -. Venerdì mattina, quando il cellulare ha iniziato a squillare, abbiamo pensato si trattasse di un guasto. Invece, ecco la sfilza di telefonate da parte di conoscenti e forze dell'ordine. In sostanza non abbiamo più porta d'entrata, è stata completamente sfondata. Avendo strutturato gli interni in modo tale che, se fosse successo qualcosa, sarebbe scomparsa soltanto l'attrezzatura in vetrina, il danno si è limitato alle quattro biciclette e ad alcune scatole il cui materiale sarebbe finito sugli scaffali. Come a settembre, stessa situazione».

Il 3 febbraio, la coppia ha inaugurato la propria presenza a Riva del Garda, dove ha rilevato l'attività «Leoni Cicli». «Il nostro periodo felice e di ripresa è stato stravolto per la seconda volta - ha aggiunto Grottolo -. Non è facile, emotivamente parlando. Abbiamo fatto degli investimenti dopo quanto vissuto a settembre e cercato di ricostruire basi solide per il futuro. In 13 anni di attività non abbiamo mai avuto problemi ed ecco che, nel giro di dieci mesi, siamo stati vittime di due spaccate pressoché identiche. Per fortuna, la nostra famiglia ci supporta e aiuta e lo stesso vale per i nostri dipendenti. Abbiamo il sostegno delle aziende vicine: Michele Toniotti è accorso alle 7 di mattina per capire come sigillare il "buco", mentre "Gazzini Chiusure" ha trovato una soluzione temporanea per l'accesso, un basculante a mo' di garage. Stavamo definendo, in queste settimane, le nuove misure di tutela - ha evidenziato la titolare - non ci hanno lasciato il tempo. Amici e clienti ci hanno detto di non mollare e noi non abbiamo intenzione di farlo».

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