Salute / Aiuto

Ala, il turbante sospeso per le malate oncologiche: l’iniziativa di “Salute donna”

L'iniziativa prevede che i turbanti in stoffa realizzati dalle volontarie verranno donati e consegnati, dalle volontarie stesse, alle pazienti dei reparti di Oncologia degli ospedali di Trento e Rovereto. Ognuno potrà fare la propria parte acquistando virtualmente un turbante

ALA. Donare un turbante per le donne che stanno lottando contro i tumori. È questo il senso dell'iniziativa lanciata dalla sezione alense dell'associazione "Salute donna" che è in campo per la prevenzione e la lotta ai tumori femminili. L'iniziativa si chiama "Dona anche tu un turbante sospeso" e prevede che i turbanti in stoffa realizzati dalle volontarie verranno donati e consegnati, dalle volontarie stesse, alle pazienti dei reparti di Oncologia degli ospedali di Trento e Rovereto. Ognuno potrà fare la propria parte acquistando virtualmente un turbante.

«La presentazione del progetto, attraverso stand sul territorio - viene spiegato dall'associazione - permetterà l'acquisto virtuale di turbanti da parte della popolazione, con la finalità di sostenere l'iniziativa. Offrirà la possibilità di lasciare una frase o un pensiero che verrà abbinato al turbante in dono, per trasmettere la vicinanza. Al turbante sarà abbinato un rossetto donato da una marca di cosmetici, per trasmettere il messaggio che prendersi cura di se stessi anche attraverso piccoli gesti è un tassello della terapia».

Parte della raccolta fondi, viene puntualizzato, verrà utilizzata per sponsorizzare serate per l'informazione sulla prevenzione e stili di vita sani.Si tratta di un piccolo gesto che però avrà un valore concreto per chi riceverà il turbante. Un segno di vicinanza in momenti difficili, capace però di scaldare il cuore di chi lo riceve. Come detto l'iniziativa sarà presentata attraverso incontri sul territorio che permetteranno ai volontari di farsi conoscere in prima persona dalla cittadinanza e di raccontare le finalità e il modo di lavorare dell'associazione.

comments powered by Disqus