Vandali / Il caso

Troppi vandalismi, negoziante di Mori esasperato: “Via i distributori automatici”

Daniele Pinzi ha fatto diverse denunce e ringrazia i carabinieri della zona per la professionalità, ma ora si è stancato. In alcuni casi i colpevoli sono stati individuati “e come amarezza ho dovuto constatare che la maggior parte delle volte erano minorenni che agivano uno alla volta o anche in gruppi da sei, sette persone”

MORI. Ha resistito fino a quando ha potuto e poi è stato costretto a fare una passo indietro e chiudere il negozio che, da quando aveva spostato l'attività in uno altro spazio a pochi metri di distanza, aveva tenuto aperto installando dei distributori automatici di bibite e bevande. Lui è Daniele Pinzi e gestisce il "Vaper club" di Mori di via Modena e anche lo spazio che ospitava i distributori automatici in piazza Cal di Ponte. Un passo indietro che ha fatto non con leggerezza, ma costretto per i continui episodi di vandalismi ai danni delle "macchinette".

«Quando ho spostato il negozio dedicato alle sigarette elettroniche - spiega Pinzi - avevo deciso di tenere anche quello di prima, in piazza, per evitare che ci fosse una serranda abbassata in più. Una decisione che avevo preso non tanto pensando ai possibili profitti ma per tenere aperto un luogo e per offrire un servizio ai moriani. I distributori erano infatti accessibili 24 ore su 24». Ha resistito, come detto, fino a quando ha potuto ma poi i vandalismi lo hanno spinto a chiudere.

«Ci sono stati troppi danneggiamenti - spiega ancora Pinzi - in molti casi fine a se stessi. C'era chi dava spallate alle macchinette per prendere una merendina in più, ma la maggior parte delle volte i distributori venivano vandalizzati senza che ci fosse un "guadagno" per chi lo faceva».

Pinzi di denunce ne ha fatte diverse. In alcuni casi i colpevoli sono stati individuati «e come amarezza ho dovuto constatare che la maggior parte delle volte erano minorenni che agivano uno alla volta o anche in gruppi da sei, sette persone».

D'altra parte lo spazio che ospitava i distributori automatici aveva un servizio di videosorveglianza attivo 24 ore su 24 che sono serviti ai carabinieri della stazione di Mori per risalire in alcuni casi ai vandali. «E voglio proprio ringraziarli i carabinieri - chiarisce Daniele Pinzi - perché mi hanno sempre seguito con estrema professionalità e attenzione». Però episodio dopo episodio Pinzi ha iniziato a scoraggiarsi tanto che alcuni eventi non li ha neppure denunciati. «Non serviva come deterrente - spiega - anche se i responsabili venivano individuati, poi arrivavano altri che se la prendevano con le mie macchinette».

Tutto questo ha portato all'ultima decisione, quella di chiudere la porta d'accesso ai distributori automatici. «Non si poteva andare avanti così - conclude Pinzi - e così ho chiuso lo spazio e ho spostato le macchinette all'interno del mio negozio "Vaper club". Così i distributori sono a disposizione solo nell'orario di apertura del negozio e mi rendo conto che questo potrà creare disagi ai clienti, ma non avevo più alternative».

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