A Sarche la Provincia realizzerà altri valli paramassi per 2,1 milioni
La Provincia si prepara a spendere 2,1 milioni per completare le opere per la messa in sicurezza della frazione di Sarche, nel comune di Madruzzo, interessata dal rischio di crolli rocciosi.
Un’operazione che si protrae da dieci anni, dato che la prima richiesta di intervento, formulata dall’ex Comune di calavino alla Provincia, risale al 12 febbraio 2008 e che il Comitato Tecnico Amministrativo dei Lavori Pubblici e della Protezione civile, in data 23 novembre 2010, aveva espresso parere favorevole all’intervento tramite il Servizio prevenzione rischi. Il quale ha poi redatto un progetto definitivo che, considerando la presenza di alcune infrastrutture pubbliche (bocciodromo, teatro parrocchiale, scuola elementare, campo da calcio) e la condotta sotterranea che conduce l’acqua del fiume Sarca alla Centrale idroelettrica, ha previsto il completo rifacimento dei valli-tomi esistenti, modificandone la geometria in modo da ottenere un’altezza utile di intercettazione dei massi decisamente maggiore rispetto a quella precedente. In sintesi, i lavori previsti in progetto consistono nella demolizione delle opere esistenti e nella realizzazione di quattro valli-tomi in terre rinforzate a difesa dell’abitato di Sarche nel comune di Madruzzo. Per esigenze di spesa, l’intervento è stato distinto in due fasi e i primi due valli tomi sono stati realizzati nel corso del 2017.
I tecnici del Servizio Prevenzione rischi nel frattempo hanno quindi sviluppato un secondo progetto, approvato nei giorni scorsi, che prevede la realizzazione di nuovi rilevati paramassi (un tomo lungo 230 metri e uno lungo 220 metri) sempre in terra rinforzata, da eseguirsi in continuità con i rilevati di cui sopra. Per la realizzazione delle opere e la futura manutenzione saranno previste piste d’accesso al versante, che avranno inoltre la funzione di smorzare le energie dei massi prima del loro arresto nella piazza di deposito a monte del rilevato paramassi.
L’intervento si completa con il consolidamento di alcuni massi affioranti nella zona a valle dell’ultimo rilevato paramassi che, data la morfologia del versante, è stato ubicato poco a monte degli stessi. I terreni interessati dall’intervento ricadono integralmente nella particella fondiaria, la p.f. 2321/1. Pertanto sarà necessario procedere per l’esecuzione dei lavori in argomento alla procedura espropriativa prevista e disciplinata dalla legge 19 febbraio 1993, n. 6. Il quadro economico del progetto esecutivo espone una spesa di 2.138.121,11 euro, di cui 1.480.313,94 euro per lavori a base d’asta, 46.572,13 euro per oneri per la sicurezza e 611.235,04 euro per somme a disposizione. I lavori saranno affidati mediante procedura aperta, senza previa pubblicazione di un bando: l’incarico per l’appalto è stato assegnato all’Apac.