A Lasino trionfo della Festa della Zucca A pranzo "sbafati" 160 chili di gnocchi
Composizioni artistiche, decorazioni d’artigianato ligneo ma soprattutto ortaggi di qualità, rigorosamente di stagione e a volontà. Sono l’appariscente scenografia approntata a Lasino parato a festa in onore della zucca, regina incontrastata della festa.
Folklore e convivialità hanno reso allettante l’abitato al cospetto dell’imponente vista del maniero della dinastia dei Madruzzo regalando a un migliaio e mezzo di visitatori accorsi nel fine settimana, la possibilità di deliziare il palato con i manicaretti preparati sotto la regia di Alfred Lageder: dagli gnocchi di zucca fatti in casa (160 chili sbafati a pranzo in men che non si dica) al minestrone d’orzo e fagioli, dalle mezzelune alle torte e frittelle a base di Cucurbitacea maxima e svariate primizie a chilometri zero. Nobilitare un ortaggio modesto come la zucca, degno tutt’al più del povero desco dei ceti umili, a veicolo di promozione territoriale è stata la sfida lanciata e vinta dalla Pro loco di Lasino-Lagolo promotrice di questo appuntamento che va rinnovandosi da sette edizioni, una sfida vissuta con impegno e disincanto in vista di ricadute positive d’immagine. Mostra mercato e degustazioni non stop in piazza Degasperi e in via Tre Novembre ieri da mezzogiorno al tramonto, il tutto condito dalla simpatia e cortesia di mezzo centinaio di volontari alle direttive di Ivo Chistè che oltre ai piatti caldi, agli intrattenimenti musicali, ai laboratori creativi di strada e alle mostre fotografiche hanno servito un assaggio del loro savoir-faire sprizzanti di orgoglio ed entusiasmo: «Sta andando benissimo, sono molto soddisfatto perché è arrivata tanta gente anche da fuori che apprezza questa festa» dice Chistè.
«C’è un grande clima di collaborazione tra le associazioni locali», il commento del sindaco Michele Bortoli congratulatosi con tutti i volontari. Come già in passato, oltre all’immancabile concorso Vota la zucca grazie alla cucurbitacea più stravagante, più lunga e più pesante (66,50 chili il primato siglato nel 2014), anche quello del Vin de caneva riservato ai produttori amatoriali residenti in zona.