A Levico riparte l'Imperial Grand Hotel

Nuova gestione a Solutions Holding di Monaco di Baviera

Pasqua senza il Grand Hotel Imperial non è Pasqua a Levico Terme. E difatti, dopo il «passaggio di consegne», avvenuto nello scorso gennaio, la dimora che rieccheggia i fasti della «belle époque» asburgica ha riaperto in tempo per gli arrivi di primavera. «Con grande entusiasmo e con tanti interessanti progetti», informano i responsabili della nuova gestione che fa capo a «Solutions Holding» di Monaco di Baviera, il cui core business è proprio il settore alberghiero. La holding tedesca, che ha interesse ad espandersi in Italia, ha costituito una società ad hoc, la Fidelity Italia srl, con sede proprio a Levico Terme e uffici a Villa Sissi. Scopo della nuova gestione è contribuire allo sviluppo del turismo a Levico Terme.

«Puntiamo ad un turismo consapevole, ad un target di alto livello che apprezzi la qualità del territorio, la cui vocazione naturale è il benessere termale e l’ospitalità - dichiara il nuovo direttore Oreste D’Angelo (italiano nato in Germania, con parecchie esperienze alberghiere in Italia, Austria e Germania) -. Contiamo di dare lavoro sia in modo diretto, puntando sulle assunzioni di lavoratori locali, che indiretto, contribuendo ad implementare il numero delle presenze legate al turismo sul territorio».

Puntando alla tradizione e al prestigio della storica residenza degli Asburgo, la nuova gestione intende «creare un ambiente elegante e di classe dove trascorrere vacanze riposanti e legate alla salute e al benessere, con un bacino di utenti attento alla salute (in primis, l’acqua termale e i suoi straordinari effetti terapeutici), all’ecologia (l’hotel si fa promotore di un’economia attenta a salvaguardare l’ambiente), alla buona cucina (utilizzo di prodotti freschi del territorio e di stagione) e alle proposte offerte dal territorio, per scoprire gli angoli di natura e di cultura di Levico Terme e dintorni».

«Siamo grati a Patrimonio Trentino Spa (che ha acquisito nel 2013 l’Hotel dalla Provincia di Trento al fine della sua valorizzazione, ndr), per averci dato la possibilità di prendere in gestione questo gioiello importante per tutta la comunità e faremo del nostro meglio per non deludere le aspettative di tutti, considerando le difficoltà riscontrate nel predisporre la nuova apertura»  aggiunge Oreste D’Angelo. Il cambio di gestione non sarebbe stato in alcun modo agevolato, anzi. «Siamo ripartiti da zero - ammette il direttore -, manteniamo la speranza di poter lavorare tutti insieme per crescere come località: come comparto termale la concorrenza che dobbiamo temere è quella regionale e interregionale, non possiamo rischiare di restare indietro rispetto all’Alto Adige o al Veneto».

Tre quarti dei vecchi dipendenti sono già al lavoro nella struttura che ha davanti a sé un fine settimana Pasquale che si annuncia quasi tutto pieno. La società, lo ricordiamo, si è impegnata ad investire nell’hotel circa 4 milioni di euro entro i primi 9 anni. «Prima di tutto partiremo con i lavori di adeguamento agli standard di classificazione alberghiera previsti per gli alberghi 4 stelle» annuncia Ines Auerbacher, responsabile di «Fidelity Italia».
E i risultati, assicura, non tarderanno.

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