Coop Alta Valsugana, l’area Altinate affossa il bilancio
Circa 250 soci, oltre a quelli rappresentati con delega, hanno partecipato al Palazzetto di Caldonazzo, all’assemblea dei soci della Famiglia Cooperativa dell’Alta Valsugana. Il presidente Giorgio Paternolli ha illustrato i dati più significativi che hanno caratterizzato l’attività del 2015.
In particolare ha messo in evidenza come le vendite dello scorso anno siano calate del 6,77%, in lieve controtendenza rispetto al 2014, che registrava un calo del 9,49%. Nel dettaglio il punto vendita di Caldonazzo per il terzo anno segna un decremento del 3,89%, Barco del 2,96%, Selva cede il 6,39% e Centa S. Nicolò il 4,42%, più consistente il calo delle vendite a Levico via Casotte cone un meno 9,02% e Calceranica al Lago con meno 23,50%. L’unico punto vendita con segno positivo, più 1,21%, rimane Levico-Gourmet. Un andamento al di sotto delle attese. «Nel 2016, dopo una lunghissima crisi, ci si aspettava una lenta ripartenza pur sapendo che anche il mondo del consumo è cambiato».
Dopo aver ricordato che quello del 2015 è l’ultimo bilancio stilato dal direttore Manlio Tomaselli, che lascia il lavoro alla Famiglia cooperativa iniziato nel 1973 per la meritata pensione, e aver presentato il nuovo direttore Giuseppe Mattedi, il presidente Paternolli ha commentato i dati: «Il bilancio dell’anno sarebbe stato positivo per circa 72 mila euro, ma la nuova valutazione prudenziale dei terreni in area Altinate, ha generato una diminuzione del credito verso la partecipata Levico Altinate srl che va ad incidere sul bilancio per ben 1.033.870 euro. Ciò a causa della svalutazione prudenziale dei 23.589 metri quadrati di quella superficie, adesso conteggiata a 140 euro al metro. E così la perdita d’esercizio si attesta in 961.270 euro che viene fronteggiata con le riserve, che di conseguenza scendono a poco più di 3 milioni e duecento mila euro».
Ha ricordato poi le principali funzioni svolte dalla Cooperativa: la solidarietà nei confronti delle famiglie con l’uso della carta «In Cooperazione» con sconti speciali per complessivi 492.542 euro; la solidarietà verso le comunità mantenendo aperti punti vendita in zone dove la sostenibilità economica è molto difficile; la solidarietà verso gli anziani con la consegna a domicilio della spesa; la solidarietà verso chi vive in zone meno fortunate del nostro pianeta; la solidarietà verso i nostri poveri, favorendo la raccolta del «Banco Alimentare» per le sempre più numerose famiglie bisognose a livello locale e regionale; la solidarietà nei confronti di numerose società che operano sul territorio; gli aiuti verso il mondo della scuola e verso il mondo del lavoro.
Il personale occupato presso i vari punti vendita della Famiglia Cooperativa Alta Valsugana al 31 dicembre 2015 era di 57 unità (due in meno rispetto all’anno precedente), di cui 13 a part-time, 2 apprendisti e 3 contratti a chiamata. Oltre a questi ci sono state 10 persone che hanno lavorato nel periodo estivo. Al 31 dicembre 2015 i soci erano 3.162, ben 163 in più dell’anno precedente.
Il fatturato complessivo (al netto di Iva) è stato nel 2015 di 10.066.687 di euro contro i 10.797.353 del 2014, con una contrazione del 6,77%. Sono seguiti la relazione finanziaria del dottor Ivano Rinaldi e quella del Collegio dei sindaci, letta da Armando Paccher; documenti e bilancio sono stati quindi approvati a maggioranza assoluta di voti per alzata di mano.
Hanno preso poi la parola per esprimere apprezzamento per l’insostituibile ruolo della cooperativa, il presidente del Sait Renato Dalpalù, il consigliere provinciale Gianpiero Passamani, Cesare Dossi della Federazione delle Cooperative Trentine.
Si è quindi proceduto al rinnovo delle cariche sociali scadute per compiuto mandato, con riconferme e nuove nomine. Sono stati riconfermati i consiglieri Aurora Bertoluzzi, Carmen Conci e Miriam Gasperi. Questi i membri effettivi del Collegio Sindacale: Sandro Beretta e Lucia Bobbio. Supplenti Federica Pedrini ed Enrico Pisetta.
Ma il fatto più curioso che ha lasciato tutti con il fiato sospeso è stata la nomina del presidente del Collegio sindacale: Armando Paccher, ricandidato, e Maria Pia Ciola, nuova, hanno ottenuto ciascuno 114 voti. In aggiunta ci sono poi due schede che, secondo gli scrutatori, potrebbero essere nulle perché l’espressione di voto appare piuttosto confusa. Il presidente Paternolli a questo punto ha annunciato che le due schede verranno sottoposte al giudizio dell’Ufficio Legale della Federazione per cercar di interpretare la volontà di questi due soci. Si saprà quindi nei prossimi giorni chi sarà il presidente del collegio sindacale per i prossimi tre anni.