Tre mucche gravide hanno trovato la morte cadendo in un burrone e una quarta è in fin di vita nei pressi delle Pale Alte. E, dopo l’attacco nei giorni scorsi del lupo nei pressi di malga Venegiota in Val Venegia che aveva sbranato sedici pecore, si è subito parlato di un possibile assalto di un predatore, ipotizzando un lupo o un plantigrado. Ma da una prima analisi, non risultano segni che portino ad avvalorare la supposizione. 

«Fatti del genere sono quantomeno anomali - spiega Mario Scalet, dottore forestale che ben conosce quei luoghi e i comportamenti animali - Si possono verificare durante un temporale: i pacifici animali, spaventati da tuoni o fulmini, cominciano a correre all’impazzata e possono effettivamente cadere nel vuoto, incapaci di fermarsi prima, ma la notte scorsa il tempo era stabile e le temperature miti». Che siano state terrorizzate da qualcosa è fuori dubbio:

«Le mucche quando sono spaventate corrono, ma sono come noi, non si buttano in un precipizio senza logica, deve esserci un disturbo esterno o essere inseguite». Scalet non ritiene plausibile che sia stato un lupo, come in Val Venegia: «Normalmente, non attacca le vacche, se non in branco, cerca animali più piccoli, come capre o pecore». Anche un plantigrado sarebbe da escludere: «Ci dovrebbero essere dei segni, perché l’orso va ad alimentarsi. In ogni caso, il predatore segue sempre una strategia di caccia che tende ad isolare un capo, solitamente il più debole, come un piccolo. E’ strano il fatto che quattro grossi capi siano stati messi in fuga insieme». 

Pertanto, tutte le ipotesi sono aperte.