Frana un pilastro di cima Lastei

L’ultima imponente frana sulle Pale di San Martino si è verificata nel 2011 sul Sass Maor

di Manuela Crepaz

Una nuova grossa frana ha fatto crollare un intero pilastro di roccia in Val Canali. Il crollo con blocchi di notevoli dimensioni ha interessato il versante sud-occidentale di Cima Lastei, nel Vallon dei Colombi, a destra della Cima del Conte, sopra il sentiero 711 che porta al bivacco Minazio. Gli ottantamila metri cubi di roccia che si sono raccolti in un’ampia area al piede della parete hanno lasciato una evidente ferita aperta lungo la parete rocciosa di circa centocinquanta metri di altezza.
 
Il crollo è avvenuto lo scorso 11 luglio, poco prima delle sei del mattino. Il giorno prima aveva piovuto, ma la settimana precedente era stata caratterizzata dal bel tempo. La notizia è stata divulgata però in questi giorni, dopo che il Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino ha dato l’allarme al Servizio geologico. Il servizio provinciale ha subito effettuato un sopralluogo con l’elicottero dei Vigili del fuoco per verificare l’ampiezza e il pericolo della frana proprio nel cuore delle Pale di San Martino, a 2500 metri di quota. L’ispezione ha evidenziato un’accentuata attività post crollo con continue scariche di massi anche di considerevoli dimensioni, che superano il metro cubo.
 
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Non è una novità che le Dolomiti, le montagne più belle del mondo, entrate a far parte dal 26 giugno 2009 del prestigioso elenco del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, siano friabili e che tendano a sgretolarsi. Il più recente notevole distacco ha interessato un’anticima della parete sud del Sorapis lo scorso maggio, mentre l’ultima imponente frana sulle Pale di San Martino si è verificata nel 2011 sul Sass Maor, quando alcune note vie di arrampicata erano state danneggiate: erano stati cancellati i tiri iniziali delle vie Masada e «The Change is Life» e parzialmente l’attacco diretto della Bettega e della Solleder. Il cedimento era avvenuto proprio a fianco della celebre «Supermatita» aperta da Manolo, che non aveva subito danni.
 
La fragilità delle montagne di corallo sta nell’essenza della dolomia, quella splendida roccia particolare formata da doppio carbonato di calcio e magnesio che continua ad affascinare non solo alpinisti, ma anche studiosi. Fortunatamente, la zona in fondo al Vallon dei Colombi non è tra le più battute delle Pale e la frana si è tenuta lontano dal frequentatissimo sentiero 711, tratto dell’Alta Via delle Dolomiti che collega i rifugi Pradidali e Treviso. Ciò nonostante, il Servizio geologico provinciale consiglia di evitare le aree poste a valle della frana e a monte del sentiero, oltre alle vie di roccia sulle pareti circostanti perché la presenza di numerose fratture nella roccia fa propendere per ulteriori crolli.

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