Cittadella dei piccoli frutti: domani l'okay del consiglio

Un immobile di oltre 23mila metri quadrati, realizzato su un’area di 12 ettari e dal costo stimato di 27 milioni di euro.
Sarà il consiglio comunale di Pergine, convocato per domani alle 19 nella sede municipale, ad esprimersi sulla concessione della deroga urbanistica per la realizzazione del nuovo stabilimento di conservazione e confezionamento piccoli frutti previsto e progettato in località Cirè dalla Cooperativa agricola Sant’Orsola (azienda leader in Italia per produzione e trasformazione di fragole, more, lamponi, mirtilli). 
 
Il nuovo centro di raccolta e trasformazione era già stato presentato ai soci di «Sant’Orsola» nell’assemblea dello scorso aprile, spiegando come la nuova realtà sarà in grado di stoccare oltre il 20% in più di frutta conferita (in arrivo anche da Calabria e Sicilia), garantendo nuove dimensioni di sviluppo alla cooperativa agricola e diventando una vera «cittadella» e vetrina dei piccoli frutti dell’Alta Valsugana. 
L’opera, il cui progetto è curato dallo studio Margoni Associati di Trento, nei mesi scorsi era stata al centro anche di un’apposita Conferenza dei servizi indetta dalla Provincia, e a inizio anno ha ottenuto l’autorizzazione paesaggistica da parte della Commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio della Comunità Alta Valsugana e Bersntol.
 
Trascorsi i 20 giorni per la presentazione di eventuali osservazioni (non sono state inoltrate richieste o chiarimenti) sarà ora il consiglio comunale a dover approvare in prima adozione la deroga urbanistica alle disposizioni previste dal Prg comunale su volumetrie, altezze e superfici utilizzate (l’opera insiste su più particelle di soci consorziati). Un intervento che sino ad ora non ha trovato ostacoli o rilievi di carattere urbanistico, inserendosi in un’area già destinata a fini produttivi e su terreni vocati alla coltivazione dei piccoli frutti, e dove la cooperativa Sant’Orsola si è impegnata, con apposita convenzione, a realizzare la bretella di collegamento alla viabilità comunale e provinciale (in parte già realizzata per servire la nuova area di stoccaggio di Amnu Spa). Tuttavia, dopo l’approvazione della deroga concessa dal consiglio comunale, spetterà alla giunta provinciale esprimersi con un proprio parere prima della sua adozione definitiva. 
 
Il consiglio comunale sarà chiamato anche ad adottare una variante urbanistica per accogliere 23 richieste di privati cittadini che, in base alla nuova legge provinciale 15/2015, hanno chiesto di poter rinunciare alla potestà di edificare sul loro terreno (sono state inoltrate 30 domande). Le aree non più edificabili, per almeno 10 anni, diventeranno «verde agricolo» o «verde privato» in base alla zona (rurale o urbana) di riferimento. Il consiglio comunale sarà chiamato anche ad esprimere un parere sul Piano territoriale della Comunità di vlle in merito ai vincoli su beni e terreni gravati da uso civico (ora in parte passati al comune), adottando alcune variazioni al regolamento per il mercato settimanale del sabato e i posti di commercio itineranti su area pubblica.

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