Marter, i cipressi "disturbano"

I cipressi sono alberi che notiamo in quasi tutti i nostri cimiteri. Sono piante che raggiungono anche i trenta metri di altezza che simboleggiano l'immortalità dell'anima e quindi la vita eterna dopo la morte. In certi casi fungono pure da frangivento perché, che con la loro folta chioma, riescono a rompere le folate di vento. Per questo molte di queste piante vengono fatte crescere all'interno dei camposanti o anche a ridosso dei muri di cinta. Ma non è tutto oro quello che luccica. Durante l'anno, ma in autunno in particolare, i cipressi lasciano cadere le loro abbondanti spine ad aghi appuntiti sul suolo sottostante, coprendo la superficie che in certi casi è costituita da loculi. Ed è proprio quello che in questo senso sta succedendo nel cimitero di Marter di Roncegno dove due cipressi alti più di venti metri, posti quasi a ridosso del muro di cinta nella parte est, stanno arrecando disturbo ad una decine di loculi. Per tenere pulite quelle tombe i famigliari di quei trapassati devono recarsi quasi giornalmente, scopa alla mano, a pulire la copertura delle tombe e i passaggi fra l'una e l'altra. L'inconveniente sarebbe stato più volte segnalato all'amministrazione comunale che però avrebbe sempre respinto ogni responsabilità attribuendo il compito alla Parrocchia. E allora a chi spetterà il compito? "Basterebbe poco, affermano ancora le persone incontrate nel cimitero. In particolare ora che siamo sotto le feste dei Santi e dei Morti, ci vorrebbe un po' più di attenzione e di cura".

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