Uomo minaccia di bruciare la casa della figlia
Prima ha minacciato la figlia con un bastone, poi - quando lei si è rinchiusa in casa - ha preso una tanica di benzina ed ha versato il liquido infiammabile sulla porta d’ingresso, gridando di voler dare fuoco a tutto. L’intervento di due familiari, che lo hanno bloccato, ha impedito che potesse accadere il peggio. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri e per l’uomo - un 60enne in evidente stato di alterazione - è scattato subito un provvedimento restrittivo d’urgenza, dettato dalla sua pericolosità, di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla figlia.
Ieri mattina il giudice Enrico Borrelli ha convalidato la misura e il processo a carico dell’indagato, assistito dall’avvocato Fabio Valcanover, è stato rinviato a novembre. In aula l’uomo ha voluto dire solo una parola: «Scusa».
È una vicenda drammatica, per gli aspetti umani che coinvolge, quella successa venerdì pomeriggio in un paese della zona del Primiero Vanoi. Tutto è accaduto nel primo pomeriggio, quando l’uomo - in evidente stato di alterazione alcolica, secondo quanto hanno accertato anche le forze dell’ordine - ha dato in escandescenze.
Una reazione violenta, che sarebbe stata innescata dall’intervento della figlia, che lo aveva visto arrivare alla guida dell’auto ubriaco e dare un calcio alla madre. A quel punto la figlia gli ha tolto le chiavi, per impedire che viaggiasse in quelle condizioni, un intervento che peraltro avrebbe dovuto fare anche in passato. L’uomo allora ha prima afferrato un bastone, con il quale ha cercate di colpire la macchina della figlia. Nel frattempo la giovane è corsa in casa, dove c’era anche la sua bambina, mentre il figlio ha tolto il bastone al padre. Il sessantenne, però, ormai fuori controllo: secondo quanto ricostruito dai carabinieri, ha preso una tanica di benzina, ha versato il liquido sulla porta di ingresso e, brandendo un accendino, ha minacciato di dare fuoco a tutto, mentre la giovane e la nipote si trovavano all’interno. L’intervento immediato dell’altro figlio e del cognato hanno permesso di bloccare il gesto sconsiderato dell’uomo sul nascere. Nel frattempo sono stati allertati i carabinieri e una pattuglia è arrivata sul posto. Una volta ricostruito quanto successo con i familiari e dopo avere sentito il pubblico ministero di turno, Licia Scagliarini, i militari hanno provveduto all’allontanamento d’urgenza dell’uomo. Ieri mattina, come detto, la misura cautelare restrittiva, scattata a fronte della flagranza del reato di minaccia aggravata, è stata convalidata. Un provvedimento, va detto, che tutte le parti hanno ritenuto opportuno mantenere in forma permanente, al fine di proteggere i familiari dell’uomo ed anche lo stesso sessantenne, che vivrebbe una situazione di profondo disagio, legata forse anche alle difficoltà economiche e alla dipendenza dall’alcol. E proprio gli eccessi alcolici sarebbero stati all’origine di comportamenti aggressivi verso i familiari tenuti in passato dal sessantenne, che gli sono valsi anche un ammonimento del questore.
Venerdì l’ennesima reazione violenta, che anche in questo caso sarebbe stata innescata dall’abuso di alcol. Per questo la difesa, in accordo con la procura, sta lavorando per avviare quanto prima un percorso per curare la dipendenza dell’uomo dall’alcol.