"Mano Amica", un aiuto settimanale a 113 famiglie della Valsugana
Povertà ed emergenza. Non è solo il nome del bando della Fondazione Caritro della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto che ha permesso a Casa Ama, alla Confraternità San Vincenzo ed alla Caritas Decanale di realizzare il progetto «Mano Amica» a Borgo.
È anche quello che emerge dai dati riguardanti l’attività, messa in campo anche lo scorso anno in paese, dai 15 volontari che ogni giovedì mattina, nel seminterrato dell’oratorio parrocchiale, in via 24 Maggio, distribuiscono pacchi alimentari alle famiglie bisognose della zona.
«In dodici mesi - ricordano Loredana Ballon ed Enrico Segnana - abbiamo aiutato ben 113 famiglie. In tutto 296 persone che hanno usufruito del servizio. Complessivamente sono stati distribuiti 1.704 pacchi alimentari, grazie alla preziosa collaborazione con il Banco Alimentare, Trentino Solidale ed i prodotti messi a disposizione dall’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per tutte le persone indigenti».
Quest’anno, poi, grazie a parte dei fondi messi a disposizione dalla Fondazione Caritro, è stato possibile integrare il pacco alimentare anche con materiale sempre più richiesto dalle famiglie: prodotti per l’igiene e per la casa, pannolini per bambini ma anche farmaci ed altro materiale di prima necessità.
«Il bando ci ha permesso non solo di garantire un migliore sostegno alimentare alle persone bisognose - ricordano Ballon e Segnana - ma anche di organizzare un periodo di accoglienza a Casa Ama a favore di un soggetto con grandi difficoltà economiche e sociali».
Un progetto di residenzialità di quattro mesi, da marzo a giugno, presso i locali in via Ferdinando Dordi 11.
Complessivamente sono stati messi sul piatto 9.900 euro, di cui 5.500 messi a disposizione, su bando «Povertà Emergenti» dalla Fondazione Caritro della Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Un impegno, quello dei volontari della Confraternità San Vincenzo, della Caritas Decanale e di Casa Ama, che va avanti da molti anni. Da oltre un decennio. Prima in via Dordi e poi, successivamente, presso l’oratorio parrocchiale, viene garantito un servizio di distribuzione di pacchi alimentari.
Inizialmente ogni due giovedì del mese, ora a cadenza settimanale. «Lo scorso anno abbiamo avuto 52 aperture e delle circa trecento persone assiste, ben 39 erano bambini con meno di 5 anni di età». Ogni settimana, in via 24 maggio, arriva un furgone di Trentino Solidale a portare i prodotti. Per quelli forniti dal Banco Alimentare, invece, ci pensano i volontari al ritiro, direttamente a Trento.
Per quanto riguarda le famiglie coinvolte, un dato su tutti: ben 69 dei 113 nuclei che usufruiscono del servizio sono di nazionalità italiana. E 42 famiglie sono composte da persone nate e da sempre residenti a Borgo.
Tanti altri, arrivano, ogni giovedì mattina, anche dai paesi della Bassa Valsugana e del Tesino. Sono solo 6 le famiglie comunitarie registrate e 38 quelle non comunitarie, persone originarie soprattutto del Nord Africa e di diversi paesi del Sudamerica.