Un cammino dal Vanoi fino a Venezia ripercorrendo la fluitazione del legname
Dal Vanoi a Venezia a piedi si può. Ne sono convinti gli organizzatori del «Il cammino del fiume di legno», nato come una mostra sulla fluitazione del legname anni fa per far conoscere un’attività che ha caratterizzato l’economia primierotta per secoli e i suoi tradizionali scambi con la Serenissima prima, ed il Veneto poi.
E il prossimo 2 novembre, alle 20,30 presso la Casa dell’Ecomuseo di Canal San Bovo, sarà presentata alla popolazione l’idea del cammino della comunità: dalla montagna al mare, dal Vanoi a Venezia a piedi seguendo il percorso dei tronchi di legno che, lungo i torrenti Vanoi, Cismon e Brenta arrivavano a Venezia per essere smerciati in tutto il bacino del Mediterraneo. L’idea è un cammino a piedi in 6-7 tappe che, partendo da Caoria, arrivi ai Bellotti e poi a Lamon, quindi a Cismon del Grappa, Valstagna, Bassano, Padova, per arrivare a Venezia.
A chi ama la montagna, a chi piace camminare, a chi crede in un turismo leggero, senza investimenti e rispettoso del territorio, a chi vuole recuperare cultura e ricordi, insomma a tutti quelli che credono nelle potenzialità del Vanoi, questa si pone come un’occasione per parlare e discutere su un’idea dai contorni prettamente ecomuseali.
Ci saranno come relatori, Angelo Orsingher, Fabrizio Rattin e Gianfranco Bettega che spiegheranno come costruire il cammino, provare a trovare stimoli per un turismo eco-compatibile, sostenere quanti in zona hanno la possibilità di affittare alloggi, preparare colazioni e pasti per un periodo che potrebbe andare da aprile ad ottobre, ascoltando le opinioni sul progetto che i presenti potranno portare.
La serata si svolge all’Ecomuseo del Vanoi, con i suoi sette temi (acqua, legno, pietra, erba, guerre, sacro e mobilità), comprende dal punto di vista concettuale e gestionale il Sentiero Etnografico del Vanoi. Lungo il Sentiero Etnografico sono trattati principalmente tre temi (erba, legno e mobilità). Gli altri quattro temi (acqua, oietra, guerra e sacro) sono solo sfiorati. Nell’anno 2000 è stato inserito nel progetto European Pathways to Cultural Landscape.