Vimax e Primiero Energia, un solo progetto di derivazione sul torrente Cismon
Non sussistono prevalenti interessi ambientali incompatibili con la richiesta depositata lo scorso 18 aprile al Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche da Vimax srl e Primiero Energia spa che sono riuscite a trovare un accordo unificando in un solo progetto due domande prima in concorrenza, che giacevano negli uffici provinciali dal 2014.
Il 13 febbraio di quell’anno, infatti, Vimax srl aveva chiesto la concessione a derivare acqua a scopo idroelettrico dal torrente Cismon - scarico centrale San Silvestro, nel Comune di Imer, per la portata massima di 13.470 l/s e media di 6.487 l/s e produrre, durante l’intero anno, la potenza media di 467,00 kW su un salto di 7,35 metri. Il 18 aprile 2014, Primiero Energia S.p.A. aveva presentato domanda, invece, per una portata massima di 8.000 l/s e media di 5.795 l/s per produrre, durante l’intero anno, la potenza media di 471,55 kW su un salto di 8,30 metri.
In sede di Conferenza dei servizi erano emerse parecchie criticità, pur non ostative rispetto all’eventuale prosieguo dell’iter procedimentale mentre un elemento ostativo era emerso quando il Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio aveva espresso il proprio parere negativo con riguardo al contesto paesaggistico. Parere che avrebbe potuto eventualmente essere superato solo considerando gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle comunità locali interessate.
Il 12 aprile scorso i due proponenti avevano inviato quindi al Servizio una nuova soluzione progettuale unitaria, superando le due istanze precedenti. La nuova domanda è volta a ottenere la concessione a derivare acqua a scopo idroelettrico dal torrente Cismon - scarico centrale San Silvestro, nel Comune di Imer, per la portata massima di 8.000 l/s e media di 5.174 l/s e produrre, durante l’intero anno, la potenza media di 379,42 kW su un salto di 7,48 metri.
Ferme restando diverse e notevoli criticità evidenziate negli altri pareri, quello del Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio, nel prendere atto che la nuova proposta progettuale appare migliorativa rispetto alle due istanze precedenti, ha espresso parere favorevole allo spostamento in sinistra orografica delle nuove opere infrastrutturali dell’impianto derivatorio, pur sollevando criticità in ordine all’artificializzazione delle sponde in sinistra orografica del torrente Cismon, con relativa perdita della fascia perifluviale, e rinviando al progetto definitivo la valutazione del nuovo tratto di pista ciclopedonale prevista sopra la condotta forzata, che dovrà essere opportunamente inserita all’interno di una proposta complessiva di nuovo percorso ciclopedonale lungo la valle del Schener, di collegamento tra la Comunità di Primiero ed il territorio percorso dal torrente Cismon, quale importante elemento di infrastrutturazione del territorio e non come mera soluzione tecnica ai fini dell’interramento o della protezione idraulica della condotta forzata.
Il Servizio Bacini montani ha espresso forti perplessità sulla realizzabilità del progetto così come studiato, in quanto «le scogliere in progetto risultano incompatibili con il buon regime del torrente Cismon, perché troppo estese in altezza ed inclinazione (risultano quasi verticali); nel progetto risultano poi totalmente assenti opere trasversali quali briglie e soglie per il mantenimento della livelletta di fondo e protezione delle scogliere in caso di erosione». Opere quindi da modificare nelle fasi successive della procedura, così come dovranno essere recepite le correzioni indicate dal Servizio Foreste e fauna, in merito alla tutela del corso d’acqua nella fase dei lavori e in quella successiva dello smantellamento del cantiere.