Rumtopf, tradizione della Valsugana La frutta immersa nel rum
La tradizione del Rumtopf, ancora oggi, viene portata avanti da diverse famiglie in Valsugana; si tratta di un procedimento per conservare, mese dopo mese, la frutta di stagione, macerata nello zucchero, in un vero e proprio bagno di rum a 55 gradi. Questa abitudine è molto diffusa nei paesi germanofoni e, a partire dai secoli scorsi, è stata adottata in alcune vallate trentine.
In realtà è un po’ una derivazione della «nostra» frutta sotto spirito. Nei vasi di terracotta, solitamente dai mesi che vanno da aprile ad ottobre, vengono aggiunte le diverse frutta di stagione matura. Una lunga e lenta maturazione che permetteva di avere nel periodo più magico dell’anno, l’Avvento, il Natale e il Capodanno, la frutta raccolta, in una versione alcolica che ben si accompagnava con i ricchi e calorici pasti natalizi. Il vaso tipico del Rumtopf è il Rum top: panciuto, con coperchio di terracotta smaltata all’interno con una capienza di 4-5 litri, sigillato con fogli di plastica trasparente e tenuto stretto con elastici.
Quasi ogni mese viene aperto, il tempo necessario per inserirvi un po’ di frutta, che precedentemente deve essere lavata, tagliata, non sbucciata, e fatta macerare nello zucchero, in una proporzione di un 50% del suo peso, per un’ora abbondante. Dopo di che va messa nel vaso e coperta di rum, facendo attenzione che sia almeno un dito sopra alla frutta.
Dopo ogni immissione di frutta, il vaso va sigillato e riposto in un luogo al riparo della luce e fresco. Mese dopo mese, frutto dopo frutto, il procedimento va avanti fino a riempire il vaso all’80% della sua capienza. La tradizione del Rumtopf è diffusa in tutta la Valsugana, tanto che è stata messa in piedi anche una Confraternità del Rumtopf, a Pergine, in collaborazione con il Copi per promuovere e far conoscere questa tradizione. Diverse le persone coinvolte ma, soprattutto, è stata realizzata una giara di 320 litri che, nel corso dei vari mesi dell’anno, è stata via via riempita di prodotti e frutta coltivata in loco.
La frutta è stata messa a macerare ed il grande vaso di terracotta, in queste settimane ancora esposto in piazza Municipio a Pergine, sotto il grande albero di Natale, è stato aperto in occasione dell’assaggio finale, avvenuto in occasione dell’apertura ufficiale dei mercatini di Natale. Un progetto, quello promosso dal Copi e dalla Confraternità del Rumptopf, che ha riscosso grande successo ed è stato molto apprezzato.
«È stata una bella esperienza - ricorda Sandro Zampedri - inizialmente pensata anche per coinvolgere le tante associazioni del paese in occasione dei vari appuntamenti organizzati a Pergine. Parliamo di una tradizione comune a tante famiglie valsuganotte. Personalmente, ogni anno ne faccio 20-25 litri per condividere, assaggiandolo, sotto le feste di Natale, con amici e parenti».
L’apertura del Rumptopf, infatti, solitamente avviene sempre a fine pasto in occasione della prima domenica dell’Avvento. Si apre il vaso e si affonda il mestolo, facendolo leggermente ruotare per una mescolata al contenuto. Si versa una porzione di frutta insieme al rum, in ciotole da dessert, gelato o macedonia. Il Rumtopf viene anche prodotto da alcune aziende agricole in Valsugana. Una di questa si trova nel comune dell’Altopiano della Vigolana. Lo produce Tullio Valcanover, tra gli animatori della Confraternita del Rumptopf, nella sua azienda a Bosentino che da anni trasforma i frutti del Trentino e della Valsugana in mille delizie. Per saperne di più 0461.848184 oppure via email a info@cadeibaghi o anche sul sito internet cadeibaghi.com.