Altopiano della Vigolana: senza più la maggioranza il sindaco Perazzoli si dimette
Con una lettera inviata il 30 aprile, il sindaco di Altopiano della Vigolana, David Perazzoli, ha rassegnato le dimissioni al termine di alcuni mesi di lenta agonia della giunta comunale, che ha perso per strada assessori e sostenitori.
Scrive l'ex sindaco: «Care concittadine, gentili concittadini, Sono con la presente a comunicare la decisione di aver rassegnato le dimissioni da Sindaco del comune di Altopiano della Vigolana, decisione concordata con i colleghi consiglieri di maggioranza. Dimissioni che abbiamo concordato e condiviso anche con i tre colleghi assessori rimasti, i quali a loro volta hanno sottoscritto le loro. Persone che pubblicamente ringrazio anche per la vicinanza in questo momento difficile. Questa scelta è motivata dall’impossibilità di avere una maggioranza assoluta in Consiglio Comunale (ora 7 consiglieri su 18), a seguito dell’uscita di 5 membri dalla maggioranza eletta alle scorse elezioni del maggio 2016. Il neoformato Gruppo Misto di fatto si è posto in contrapposizione alle proposte del Sindaco, con la richiesta di nomina di due loro rappresentanti in Giunta Comunale, di cui uno revocato recentemente dal sottoscritto. E’ evidente, che questa richiesta di rimpasto non permette un normale e positivo prosieguo dell’attività amministrativa. Va anche in contrasto con quanto previsto dalla Legge Regionale e dallo Statuto Comunale, i quali attribuiscono al Sindaco la facoltà di scegliere gli Assessori per formare la Giunta Comunale. Voglio comunque esternare un pensiero positivo per questi tre anni di attività e ricordare le molte attività e investimenti attuate dall’Amministrazione Comunale, questo grazie soprattutto ai colleghi consiglieri che mi sono rimasti vicino fino al termine. Un ringraziamento sentito va alla struttura comunale. Segretari e dipendenti tutti hanno dato il massimo in questo momento di novità del comune unico e hanno supportato l’amministrazione nella realizzazione di molte opere e svolgendo un buon servizio verso la collettività. Infine, un sincero grazie a tutti voi, care e cari concittadini per la vostra vicinanza, le segnalazioni e il sostegno avuto in questo breve, ma senza dubbio positivo, periodo di mandato elettorale».
La decisione nella riunione dei capigruppo convocata martedì scorso, con un consiglio comunale di prossima convocazione in arrivo e dove il sindaco ha capito di non avere più la maggioranza.
Perazzoli avrebbe dovuto proporre un nome a cui affidare l’assessorato revocato ad Armando Tamanini, alla luce anche delle richieste del neonato gruppo misto, «fuoriuscito» dalla maggioranza con nomi di peso.
Il nuovo gruppo, dichiarando di voler dare un appoggio esterno (ma non incondizionato) al sindaco, il 17 aprile ha presentato una serie di proposte a Perazzoli, che però non ha risposto. Un segnale visto come una chiusura.
Il gruppo chiedeva la rappresentanza in giunta con due assessori (uno dei quali tassativamente nella figura di Armando Tamanini) e altre proposte per concludere il mandato: proposte che andavano da una maggiore condivisione e relazione fino alla ridiscussione di opere pubbliche e a una piena fruizione del Centro Giovani Rombo.
In una lettera aperta ai sostenitori della lista «Vivere Vigolana», anche il presidente del consiglio Francesco Maria Raimondo spiegava le motivazioni che lo hanno portato ad entrare nel gruppo misto: si parla innanzitutto di un mancato riconoscimento per la lista e per il programma sostenuto, e poi, come rilevato dagli altri componenti, una comunicazione a cose fatte e senza discussione che ha creato attriti.
Un’interpellanza dei consiglieri di minoranza, presentata la settimana prima di Pasqua al sindaco David Perazzoli, aveva poi svelato nuovi dettagli circa la querelle politica che ha portato alla revoca degli incarichi ad Armando Tamanini. Il sindaco spiega che in diverse occasioni erano venute a mancare «le necessarie caratteristiche di coesione, affiatamento e fiducia» da parte di Armando Tamanini «a causa di una posizione spesso divergente rispetto al resto della giunta».
Incrinature, per così dire, iniziate già l’anno scorso, a luglio, nel corso del consiglio comunale nel quale, prosegue la risposta, «Armando Tamanini ha deciso in maniera autonoma di sospendere il punto all’ordine del giorno riguardante l’approvazione del nuovo regolamento edilizio comunale».
Alla fine, a soccombere è Perazzoli: nel Comune si andrà al voto in autunno, e la giunta provinciale nominerà a breve un Commissario reggente, invece di andare avanti fino al 2020, quando erano previste le nuove elezioni comunali.