Valsugana, due ipotesi per il raddoppio delle corsie Tutto nuovo o lavori sulla vecchia, parola ai Comuni
Per la strada statale 47 in bassa Valsugana ci sono sul tappeto due ipotesi di raddoppio del tratto residuo ancora a due sole corsie. Si propone la realizzazione di due nuove corsie, in aggiunta a quelle attualii oppure la costruzione di una nuova strada a quattro corsie.
«Due ipotesi progettuali - si legge in una nota diffusa dalla Provincia - assai diverse, sia sotto l'aspetto tecnico sia finanziario (86 milioni di euro il costo della prima ipotesi contro i 156 milioni di euro previsti per la seconda), sia ancora, aspetto non indifferente, per quanto riguarda i tempi di realizzazione.
Da ieri sera, dopo l'illustrazione resa a Grigno dai tecnici dell'Unità di missione strategica grandi opere e ricostruzione guidata dall'ingegner Raffaele De Col e dell'Agenzia provinciale per le opere pubbliche, le due ipotesi sono al vaglio dei Comuni di Grigno, Ospedaletto, Scurelle, Castel Ivano e Castelnuovo, ovvero le comunità che da anni attendono una soluzione ai "mali" della SS47 (traffico, inquinamento, incidenti) ed alle quali il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha ribadito la forte volontà della Giunta di intervenire. "La scelta fra i due progetti dipenderà dai territori - ha affermato Fugatti al termine dell'incontro con i Consigli comunali dei cinque Comuni della bassa Valsugana - ma non vogliamo che si perda altro tempo: da oggi inizia di fatto la concertazione pubblica su quest'opera, entro fine settembre i Comuni della Valsugana dovranno esprimersi".
Con il presidente Fugatti è sceso ieri sera a Grigno anche il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher ("Finalmente la Valsugana potrà avere quest'opera, non una soluzione imposta da Trento ma concertata con le comunità interessate").
L'apertura della concertazione pubblica (due mesi per l'espressione di pareri e osservazioni a partire dal definitivo deposito dei progetti, che avverrà a luglio) apre di fatto il cronoprogramma dell'attesa "Riorganizzazione e raddoppio della S.S.47 della Valsugana nel tratto tra Castelnuovo e Grigno". Principali punti dirimenti delle due ipotesi, i costi (quasi il doppio della spesa per l'ipotesi 4 corsie, che prevede lo spostamento del tratto di circa 4 chilometri di ferrovia lungo la retta di Ospedaletto) e i tempi di realizzazione: 5/6 anni nella prima ipotesi, almeno 10 per la seconda. Prima ancora che sul piano tecnico-progettuale, i due progetti l'uno all'altro alternativi rispondono a due diverse scelte pianificatorie, che mirano al controllo del traffico pesante della SS47 con la "2+2 corsie"; al potenziamento omogeneo della statale con previsione di flussi separati di transito per le direzioni nord e sud nell'ipotesi "4 corsie". Le due ipotesi comportano anche un diverso consumo del suolo: 27 ettari a fronte di 34 ettari, con una maggiore porzione di aree pregiate (terreno agricolo) consumate nella prima ipotesi.
All'incontro di ieri sera i tecnici della Provincia hanno fornito anche i dati relativi ai flussi di traffico registrati lungo la SS47 nel corso del 2018 dalle cinque stazioni di rilevamento collocate lungo l'arteria stradale. In direzione Trento sono transitati mediamente 6.200 veicoli al giorno, dei quali 1.100 veicoli pesanti; considerando i soli giorni feriali del mese di settembre dello scorso anno, il valore medio dei flussi totali (veicoli leggeri + veicoli pesanti) in transito è stimabile in circa 7.100 veicoli, di cui 1.600 pesanti.
In direzione Bassano i numeri non sono molto diversi, a dimostrazione che sulla SS47 il numero di veicoli che entrano dal Veneto equivale suppergiù a quello in uscita dal Trentino verso la regione confinante: mediamente 6.300 mezzi, di cui circa 1.050 veicoli pesanti, che salgono a circa 7.100 (di cui 1.550 veicoli pesanti) considerando i soli giorni feriali.
Complessivamente, quindi, lungo il tratto Castelnuovo-Grigno transitano mediamente, in entrambe le direzioni, circa 12.500 veicoli (2.150 veicoli pesanti), che diventano circa 14.200 (3.150 veicoli pesanti) nei giorni feriali. Dati, questi, che in vista della decisione finale che saranno chiamati a dare a settembre i Comuni della Bassa Valsugana saranno integrati, su richiesta degli stessi sindaci, dalle previsioni di traffico conseguenti all'apertura della Pedemontana veneta.
Rispondendo alle domande di approfondimento e chiarimento di sindaci e consiglieri comunali relativamente alle future connessioni stradali tra Veneto e Trentino (Pedemontana veneta da una parte, Valdastico dall'altra), il presidente Fugatti ha ribadito ancora una volta la scelta operata dalla Provincia di Trento che prevede lo sbocco della Valdastico a Rovereto Sud».