Dopo le Jeep (che fecero danni) sulle Pale arrivano le Suzuki: ambientalisti e PD chiedono lumi
A luglio nel Parco di Paneveggio ha avuto luogo un grande evento motoristico, il “Jeep camp”. Ed ora tocca invece alla Suzuki, proporre un grande evento motoristico a San Martino di Castrozza, subito finito nel mirino degli ambientalisti.
L’evento con le Jeep provocò - per ammissione della Giunta provinciale - danni al patrimonio boschivo e prativo, che ora verranno rimediati con interventi della Provincia. Anche sull’onda di quell’evento, la Giunta ha recentemente adottato delle «Linee guida per gli eventi in montagna», per trovare un equilibrio tra esigenze turistiche e danni causati dall’uomo. Linee guida che - sostanzialmente - stabiliscono il principio del «caso per caso», con l’ente pubblico chiamato a valutare di volta in volta l’impatto ambientale e le ricadute economiche. Ma che sono fortemente criticate dagli ambientalisti.
Ora il Vertical Village Suzuki. Come spiega un comunicato dell’Apt «La skiarea San Martino di Castrozza-Passo Rolle e, in particolare, il Carosello delle Malghe sarà protagonista del Suzuki 4x4 Hybrid Vertical Winter Tour – 8 tappe all’insegna del divertimento in montagna – nel weekend di sabato 1 e domenica 2 febbraio nella Ski Area San Martino di Castrozza – Passo Rolle nei versanti Tognola e Ces proponendo, a partire dalle ore 9 di ciascun giorno di tappa, 2 giornate di sport, musica e animazione sulla neve ad ingresso libero e gratuito».
Il Tour, giunto alla sua XIIª edizione invernale, mantiene ancora il format “Sport, Music and Fun”. Come spiega l’Apt «Gli interessati avranno la possibilità di provare le performance di Suzuki 4x4 Hybrid con test drive direttamente dal centro del paese lungo la strada che sale a Ces (...) Il tutto concedendosi anche qualche piacevole pausa di relax e gusto nelle malghe della skiarea, dalle quali è possibile godere di un’impareggiabile vista sulle Pale di San Martino, il gruppo più esteso delle Dolomiti Patrimonio Unesco».
Duro l’attacco delle minoranze provinciali, con una interrogazione del consigliere Alessio Manica del PD: «oggi ho depositato un’interrogazione alla Giunta provinciale per sapere se è a conoscenza dell’evento, se ha rilasciato autorizzazioni o elargito contributi, quali precauzioni sono state prese per evitare nuovi danni al patrimonio naturale collettivo e se l’evento è stato valutato alla luce delle nuove Linee Guida».
Dure le accuse anche degli ambientalisti. l coordinamento delle associazioni ambientaliste del Trentino ritiene che il testo approvato dalla Giunta provinciale di Trento il 20 dicembre scorso, in tema di «Valore dei territori e dell’ambiente nella prospettiva del marketing territoriale», rappresenti un arretramento rispetto ai contenuti proposti dal gruppo di lavoro.
Lo hanno fatto sapere, in conferenza stampa, i portavoce Luigi Casanova e Luciano Rizzi. Secondo i due esponenti, nel documento dell’esecutivo mancano le linee guida con riferimenti oggettivi per la valutazione degli eventi in quota, i parametri certi sui comportamenti da adottare in montagna e le norme di adeguamento ai criteri dell’Unione europea in tema di difesa dell’ambiente e aree protette.
«Ci sentiamo presi in giro: in pratica i territori e l’ambiente vengono resi marginali, soggiogati a funzioni di marketing», dicono i portavoce.
Gli esponenti del coordinamento rilevano la necessità di modificare il testo, inserendo specifici riferimento ai territori compresi nelle Dolomiti Unesco e l’istituzioni di regole precise per l’uso della bicicletta in quota e dei droni e il divieto di grandi raduni motociclistici e spettacoli.