Due buchi alla base: avvelenati due alberi nel centro di Caldonazzo
Due alti alberI che si trovano in via Filzi e ombreggiavano fino a poco tempo fa il parcheggio nei pressi del camposanto, sono stati avvelenati a Caldonazzo con l’iniezione di siringhe di prodotti dannosi per le piante.
Lo hanno segnalato preoccupati i residenti sui social network quando si sono accorti che le due piante hanno perso tutte le foglie e, avvicinandosi per capirne il motivo, hanno notato i forellini praticati alla base del tronco. A lasciare preoccupati i residenti è la tecnica incredibile utilizzata da chi ha danneggiato in questo modo il patrimonio pubblico: sono stati fatti più forellini di un centimetro o meno sulla superficie del tronco, molto probabilmente con un trapano a mano per non fare rumore o destare sospetti, e attraverso queste aperture chi aveva cattive intenzioni ha potuto introdurre all’interno del tronco qualsiasi sostanza in grado di provocare la morte dell’albero; non deve trattarsi necessariamente di veleno, anche il semplice sale da cucina può seccare completamente il tronco.
Ad un primo e veloce sguardo i buchi potrebbero sembrare opera di insetti o volatili come i picchi, ma avvicinandosi risulta evidente che sono stati fatti dalla mano umana e con la chiara intenzione di danneggiare in modo definitivo la pianta perché venga poi abbattuta e non si ammanti delle ombrose fronde in estate. Su segnalazione della cittadinanza l’amministrazione comunale, dopo un sopralluogo, ha sporto denuncia contro ignoti per atto vandalico; il motivo dell’uccisione delle due piante risulta impossibile da capire e di sicuro non è giustificabile. «Le violenze contro animali o piante, a qualsiasi titolo, sono tra le azioni più vili di questo mondo - ha dichiarato l’assessore Matteo Carlin - ci auguriamo solo che questa non sia opera di un buontempone seriale».
Questo infatti non è purtroppo il primo episodio di avvelenamento piante nella zona laghi della Valsugana; non molto tempo fa era stato segnalato anche dal sindaco di Calceranica al Lago Cristian Uez, che ha provveduto ad avvisare le autorità preposte, il danneggiamento di alcune piante sul lungo lago di pertinenza del Comune. Il marchio del vandalo è ben distinguibile: più forellini alla base del tronco per premettere l’iniezione di sostanze che causano il veloce avvizzimento della pianta. Non resta che tenere gli occhi aperti e segnalare qualsiasi tipo di atteggiamento sospetto per evitare che questa azione si ripeta e danneggi ulteriormente il patrimonio arboricolo di spiagge e centri abitati, distruggendo senza motivo delle alberature.