Edilpavimentazioni a Quaere i cittadini esasperati chiedono che l'azienda vada via
Non basta la visita lampo (con grande tempismo, proprio nel giorno in cui i residenti volevano trovarsi a discuterne) dell'assessore all'Ambiente Mario Tonina, che porta a una generica promessa dell'azienda di «collaborare con l'Appa». I residenti di Quaere, frazione d’oltre Brenta di Levico Terme, vogliono che l'azienda se ne vada. Si sono riuniti venerdì sera nell’assemblea della consulta per discutere le problematiche che ormai da anni soffocano la frazione. Le tematiche legate a odori, rumore e viabilità riguardano la difficile convivenza tra l’azienda Edilpavimentazioni e i cittadini che risiedono nelle abitazioni immediatamente adiacenti al complesso produttivo.
«Dopo un sequestro da parte della procura nel 2015, e tentativi di convivenza falliti miseramente, siamo punto e a capo. Anzi, siamo messi peggio di prima» hanno dichiarato i cittadini ai partecipanti, al sindaco di Levico Gianni Beretta, a gran parte del consiglio comunale, al presidente del consiglio provinciale Roberto Paccher e ai cinque funzionari provinciali in rappresentanza di diverse istituzioni che da tempo sono a conoscenza della problematica.
«È chiara la necessità di una soluzione definitiva; visto che i residenti non possono andarsene dalle proprie case, chiediamo ai politici, Provincia e Comune di sedersi a un tavolo che porti alla delocalizzazione dell’azienda Edilpavimentazioni. Questa è l’unica soluzione che può risolvere per sempre il problema».
Una difficoltà che non è solo dei residenti, costretti ad avere di fronte a case, finestre, vialetti e giardini un’area produttiva importante, ma della ditta stessa che dalla sua ha il diritto di portare avanti il proprio operato. «Sono stati investiti centinaia di migliaia di euro per ridurre i disagi - ha detto il referente di consulta Alessandro Sester - ma ad oggi la situazione è la stessa; ci sono sempre problemi di viabilità, di odori e di rumori; la preoccupazione della popolazione di Quaere, pochi, buoni, ma arrabbiati, stufi, sfiniti e comunque determinati, è quella che qualsiasi altro intervento come la costruzione di barriere antirumore e il miglioramento della viabilità, siano solo l’ennesimo tamponamento che non permetterà però di risolvere la questione. Non ci resta che attendere fiduciosi soluzioni definitive e prese di posizione sostenibili ma efficaci».
Molte le domande della Consulta al sindaco Beretta sull’attività di controllo effettuata nell’ultimo periodo da parte della polizia locale e ai tecnici di Appa per quanto riguarda i rilievi del naso elettronico che è installato in frazione dal 12 giugno scorso. «Tutta la giunta sta lavorando per far sì che questa situazione di disagio per i cittadini non vada avanti - ha detto il sindaco -. Abbiamo fatto una richiesta ufficiale all’Azienda sanitaria affinché avvii uno screening della popolazione per capire se e in quale misura tutto questo sta creando problemi di salute nei residenti. Le attività di controllo sono forse a metà dell’iter; da parte nostra c’è la disponibilità di creare, come chiesto dalla Provincia, una viabilità alternativa per sgravare la zona almeno dal traffico di mezzi pesanti, sempre che ci siano dati certi che i provvedimenti che prenderemo conducano a veri risultati».
La delocalizzazione della ditta, richiesta a gran voce dai cittadini, sarebbe la soluzione migliore per i residenti ma non è di semplice attuazione e sicuramente non realizzabile in breve tempo. «Secondo noi la Provincia dovrebbe prendersi in carico un colloquio con l’azienda per trovare un posto in cui Edilpavimentazioni, che negli ultimi anni ha aumentato di molto il volume di lavoro, possa crescere creando posti di lavoro» ha detto Sester.
L’azienda infatti, che ora è bella grande, si trova «bloccata in un piccolo cantiere, a fianco di un’area residenziale; deve essere la politica provinciale a dare risposte sia a noi cittadini che all’azienda».