Raddoppio della Valsugana fra Castelnuovo e Grigno: la Provincia presenta il progetto 2+2, ma i territori insorgono: "Ripensateci"
CASTEL IVANO - L’appello è forte e chiaro. Caro presidente Fugatti, ripensaci! Bene aver messo a disposizione dei fondi, ma valutiamo un progetto diverso. La presa di posizione arriva dai consiglieri di minoranza "Costruire il domani" e "Dipende da noi", all'indomani del faccia a faccia, con l’intero consiglio comunale di Castel Ivano, in merito al progetto per la SS47 denominato "2+2" proposto dalla Provincia che punta a realizzare una nuova strada a due corsie, a doppio senso di marcia, oltre alla SS47 già presente fra Castelnuovo e Grigno.
Massimo Dalla Torre (foto), Armando Floriani, Ezio Tessaro, Gabriele Tisi, Luca e Mario Tomaselli sono insoddisfatti dall’esito dell’incontro. «Immaginatevi di fare un copia-incolla o di fotocopiare l'attuale SS47 e di replicarla proprio a ridosso del fiume Brenta, senza escludere addirittura due ponti verso Oltrebrenta! Vi pare logico o funzionale? Non vi sembra che tutto ciò vada per esempio a deperimento dell'agricoltura e dell'ambiente? Non sarebbe più semplice spostare la ferrovia e allargare a quattro corsie l'attuale SS47?» Le minoranze di Castel Ivano sono attonite. «Siamo stupefatti dall'insistenza con la quale si cerca di imporre questo surreale progetto. Come viene risolto il problema della sicurezza? Con un copia-incolla non si risolve, anzi! Come si può valorizzare il percorso della ciclabile? Che senso ha aver già predisposto gli svincoli di Agnedo e di Ospedaletto per 4 corsie se poi in futuro verrà realizzata una nuova strada? Quale sarà il futuro della ferrovia?».
Dalla Torre, Floriani, Tessaro, Tisi ed i due Tomaselli non restano,però, con le mani in mano e chiedono alla giunta provinciale di sospendere il processo di nomina del commissario, Non solo. Anche di valutare un progetto per lotti funzionali. «Nel mese di agosto 2020 – si legge in una nota - il consiglio comunale ha impegnato la giunta e il sindaco a portare avanti alcune istanze tra le quali vi sono lo spostamento e l'ammodernamento della ferrovia (la Valsugana è una delle poche realtà non elettrificate in Regione), l'allargamento a quattro corsie della SS47, la riduzione dell'impatto della mobilità sull'ambiente e il recupero di terreni per finalità agricole».
Al presidente Renzo Cescato tornare a chiedere la convocazione urgentemente di una seduta consiliare per riconfermare questi impegni e invitare la Provincia a considerare, ancora una volta, un nuovo progetto per lo sviluppo della mobilità della valle. «È paradossale che le osservazioni del consiglio comunale e dei cittadini non siano state accolte.
Chiediamo alla Provincia di valutare un progetto per lotti funzionali, a valenza pluriennale ed al presidente Fugatti di dialogare con il Governo, in sede di programmazione degli interventi da inserire nel Recovery Plan, per far sì che la Valsugana abbia una ferrovia funzionante e una viabilità consona a 4 corsie».
Un ultimo appello. Questa volta al territorio, ai cittadini e alle categorie economiche. Contadini in primis. «Facciamoci sentire: è in gioco il nostro futuro. Ora più che mai dipende da noi costruire il domani».
Raddoppio della Valsugana, la Provincia sceglie il 2+2
E’ stato presentato dal presidente della giunta provinciale Maurizio Fugatti e dall'assessore Giulia Zanotelli, assieme ai dirigenti e tecnici provinciali di settore Luciano Martorano e Mario Monaco, il progetto di nuova viabilità sulla statale SS 47 della Valsugana, nel tratto fra Castelnuovo e Grigno, noto per i problemi relativi alla sicurezza posti dall'intenso traffico veicolare.
All'incontro, svoltosi in modalità di videoconferenza, hanno partecipato i sindaci e i consiglieri comunali di Castel Ivano e Ospedaletto. L'opera, visto il suo interesse strategico, è fra quelle per le quali è stato nominato, in base a quanto previsto dalla legge 3/2020, un Commissario straordinario.
Il fine, naturalmente, è di accelerarne quanto più possibile la realizzazione, in un momento molto complicato quale è quello attuale, a causa della pandemia.
Il Documento preliminare alla progettazione (DPP), a seguito dello svolgimento del processo di concertazione con le parti interessate, è già stato approvato, e prevede il raddoppio della viabilità, ovvero il "2+2", al fine di separare il traffico locale, che utilizzerà la vecchia statale, da quello pesante e di transito, che utilizzerà invece la nuova viabilità.
Il nuovo tracciato sarà privo di incroci a raso, che rappresentano attualmente la principale fonte di pericolo.
«I criteri che hanno orientato la nostra scelta - ha detto il presidente Fugatti - sono tre: sicurezza, tempi di realizzazione, compatibilità economiche. Il progetto che è stato scelto potrà essere realizzato in circa 60 mesi, con una spesa di 86 milioni. Risulta pertanto, in base all'analisi multicriteria effettuata, sostenibile sia sul piano temporale che finanziario, tenendo conto delle risorse previste nel bilancio. L'alternativa delle 4 corsie avrebbe comportato tempi di realizzazione di circa 140 mesi, oltre dieci anni, comportando anche lo spostamento della ferrovia, oltre ad un costo quasi raddoppiato».
Il presidente Fugatti si è anche impegnato a riservare in sede di progettazione e realizzazione una particolare attenzione alle tematiche ambientali (recupero e messa disposizione di territorio per le coltivazioni agricole), alla pista ciclo-pedonale della Valsugana e alle attività economiche esistenti lungo l’asse dell’attuale SS 47, rendendosi da subito disponibile al confronto sulle soluzioni tecnico-progettuali più idonee a tale finalità. Il tutto di concerto con le amministrazioni comunali dei territori interessati con verifica sul campo.
Il progetto di riorganizzazione e raddoppio della SS 47 della Valsugana fra Castelnuovo e Grigno entra quindi ora nella sua fase realizzativa.
L'iter ha comportato la stesura del Documento preliminare alla progettazione-DPP, con un duplice obiettivo: definire gli interventi volti a garantire la separazione del traffico veicolare di transito da quello locale e definire la programmazione delle risorse, con conseguente attivazione della procedura di concertazione con i cittadini. La concertazione si è svolta in diverse fasi, e ha comportato anche l'indizione di tre conferenze pubbliche, a cui è seguita una fase aperta alla presentazione di osservazioni da parte dei diversi portatori di interesse.
Alla fine del percorso, la scelta pianificatoria ha "premiato" la soluzione 2+2 corsie, risultata come la migliore. Il progetto permette di ottenere un controllo dell’accesso del traffico pesante dal Veneto ed un allontanamento del medesimo dai centri abitati.
Si mantiene quindi l’attuale sede stradale della SS 47, messa in sicurezza nel corso degli anni, come strada locale di accessibilità agli abitati. Tutto il traffico d’attraversamento utilizzerà invece la nuova arteria.
La soluzione "2+2 corsie" non impatta sulla ferrovia che corre adiacente alla SS 47, e comporta una previsione di spesa di 86,827 milioni di euro, a fronte dei 156,886 preventivati per la soluzione alternativa, che prevedeva la trasformazione dell'attuale statale a 2 corsie in una viabilità a 4 corsie. Non pregiudica inoltre potenziamenti futuri in relazione all’evoluzione della domanda di traffico.