Levico, terzo cervo investito di notte in una settimana: illeso l'autista del tir, muore l'animale
L'intensificarsi di incidenti a causa dell'attraversamento da parte di ungulati sulle strade trentine riapre la questione sugli interventi di prevenzione, come l'installazione di una segnaletica speciale e di dispositivi per tenere gli animali lontani
LEVICO. Un altro cervo investito da un camion sulla Valsugana, nella zona di Levico e Roncegno.
Dopo i casi di una settimana fa (due persone ferite) e di ieri prima dell'alba (nella foto), anche oggi, verso le 4, un grande esemplare di cervo è stato travolto e ucciso da un Tir mentre attraversava la statale 47, all'altezza di Levico.
Sono intervenuti i vigili del fuoco di Levico, i carabinieri e agenti del corpo forestale provinciale.
Anche in quest'ultimo episodio non si sono avute conseguenze fisiche per l'autista del mezzo pesante, ma ci è voluto parecchio lavoro per sistemare la strada e ripristinare la normalità del traffico.
Data la frequenza degli incidenti simili in questa stagione, può darsi che gli uffici responsabili della gestione stradale pensino, come richiesto da più parti anche in passato, all'installazione di speciali avvisi luminosi, come avviene in molte strade dell'arco alpino a rischio di investimenti notturni che possono avere conseguenze gravi anche per le persone.
Sono numerosi gli interventi di mitigazione del pericolo che si possono mettere in atto, compresa la creazione di barriere dissuasive (luminose, sonore, olfattive) per tenere gli animali lontani dalle carreggiate (e incanalandoli verso punti più sicuri di attraversamento).
Quattro giorni fa un motociclista è rimasto ferito dopo lo scontro con un cervo, a Pieve di Bono.