Una ciclopedonale sull'antica via tra Caldonazzo e Lavarone: anche Coppola (Verdi) sollecita l'intervento rapido
Il percorso della val Careta che collega fondovalle e altopiano è chiuso da anni a causa delle frane nei passaggi più esposti: ora serve una messa in sicurezza per creare una pista di straordinario valore turistico, paesaggistico e storico. L'esponente ecologista chiede al presidente della Provincia che l'opera sia inserita fra quelle finanziate con il Pnrr
IL VOTO Lavarone ci crede: mozione per rispristinare l'antica strada da Caldonazzo
IL PROGETTO La strada della Val Careta piace a tutti i Comuni
IL PERCORSO Dalla pineta al capitello di Sant'Antonio
TRENTO. Se n'è parlato un po' negli ultimi anni: quel collegamento storico fra Caldonazzo e Lavarone, da tempo interrotto per frane, va ripristinato, per la sua bellezza paesaggistica, per l'importanza storica, per il ruolo strategico di collegamento per ciclisti e camminatori, dunque per il turismo fra i laghi e l'altopiano.
Il progetto è del 2013. Recuperare l’antica strada della val Careta (qui sotto nella foto di Andrea Bonalda), che dalla pineta di Caldonazzo arriva in prossimità del capitello di Sant'Antonio, nel comune di Lavarone.
Nei secoli scorsi era una strada di collegamento, oggi un sentiero, comunemente chiamato della Stanga, che potrebbe diventare un collegamento ciclabile tra la Valsugana e tutti i circuiti presenti sull’altopiano di Folgaria.
Ma, come detto, è chiuso da anni per rovinose frane che ne hanno portato via alcuni tratti.
Già otto anni fa il Comune di Caldonazzo si fece promotore, assieme alle amministrazioni di Lavarone e di Calceranica al Lago, di un primo progetto di recupero.
Ora a rilanciare l'appello per la messa in sicurezza del percorso in val Careta (nella foto sopra la traccia in val di Centa) è la consigliera provinciale dei Verdi Lucia Coppola.
Il futuro del turismo trentino dovrà essere per forza caratterizzato, se vorrà essere sostenibile, dalla mobilità alternativa.
Da anni si parla, anche in sede politica, del ripristino della vecchia strada della val Careta che collegava l’Alpe Cimbra con la Valsugana, Caldonazzo, Calceranica, Levico, per incentivare i collegamenti e dare nuova linfa al turismo degli altipiani cimbri.
Il progetto previsto è quello di realizzare una pista ciclo-pedonale che colleghi territori di grande bellezza naturalistica.
Questa strada è la più breve per raggiungere Lavarone con una pendenza dolce, adatta anche ad un turismo familiare.
Ora nel Pnnr sono stati stanziati 600 milioni di euro che i Governo mette a disposizione dei Comuni per la realizzazione di nuove piste ciclabili e collegamenti alternativi nei piccoli Comuni.
Si ritiene che a questo punto potrebbe essere realizzabile il ripristino della strada della Val Careta come pista ciclo-pedonale, dando valore ad un tracciato che è nel cuore sia dei cittadini di Lavarone che di Caldonazzo e farebbe la gioia dei tanti turisti che percorrendola potrebbero ammirare panorami fantastici e passare dai laghi ai monti.
Nei passaggi franati, presenti nella strada. potrebbero essere realizzate delle piccole gallerie per la sicurezza sia dei pedoni che dei ciclisti".
Sul tema Coppola ha presentato un'interrogazione al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, per chiarire se "il progetto di ripristino della strada della val Careta per la realizzazione di una pista ciclo-pedonale, di cui si parla da anni, sia stato segnalato fra quelli finanziabili con il i fondi messi a disposizione dal Pnnr".
Coppola chiede inoltre se in ogni caso la Provincia intenda finanziare i Comuni interessati al fine del recupero della strada della Val Careta.