I costi non fermano il Mercatino di Natale di Levico: da 200 a 300mila euro per organizzare l’evento
Il presidente del Consorzio Efrem Filippi: “Sappiamo per certo che creerà un buco nel nostro bilancio che ci troveremo a dover affrontare a febbraio; a quel punto si deciderà il da farsi e l'organizzazione della prossima stagione di eventi con quello che abbiamo”
TRENTO Natale a basso consumo
LEVICO TERME. Il Mercatino di Natale di Levico non si ferma. È un deciso "avanti tutta" da parte del Consorzio Levico Terme in Centro che si occupa di organizzare la manifestazione che, dal 19 novembre al 6 gennaio, per la 21ª volta renderà possibile la stagione invernale nella città termale e in Valsugana. Troppe le voci negative che circolavano attorno a questo evento, irrinunciabile nonostante il caro energia e l'aumento dei prezzi facciano paura.
«Mai nessun consorziato ha pensato anche solo per un attimo di poter rispondere no alla domanda se il Mercatino si facesse o meno», ha dichiarato in merito il presidente Efrem Filippi. «Non solo proseguiremo con il nostro programma di manifestazioni per tutto l'anno così come l'avevamo presentato, ma non ci saranno nemmeno variazioni rispetto a quanto abbiamo promosso».
Il Mercatino di Levico quindi sarà come sempre, senza costi aggiuntivi per gli espositori rispetto a quanto prospettato nel contratto, senza tagli agli orari, con le luci di Natale e i fari a illuminare gli alberi più belli del Parco Secolare degli Asburgo, location storica dello svolgimento dell'evento, e più di 40 casette per stupire i visitatori.
Tuttavia anche il Consorzio deve fare i conti con la realtà e sono già state preparate le previsioni degli aumenti. «Premetto che da almeno sei anni tutte le luminarie sono a led e quindi improntate all'ecologia e al risparmio e chiediamo sul contratto che anche gli espositori facciano lo stesso per andare nella direzione dell'ecosostenibilità della manifestazione che nelle ultime edizioni si è allargata anche alle stoviglie non più in plastica. Tuttavia nonostante questo accorgimento faccia già parte della nostra organizzazione, ci scontreremo, a conti fatti, con un aumento della sola energia elettrica da 15 mila delle scorse edizioni a 50 mila di quest'anno. L'organizzazione e lo svolgimento totale del Mercatino, calcolando anche il rincaro del materiale, passerà da poco meno di 200 mila euro a circa 300 mila».
Questo aumento non solo sarà difficile da gestire ma «sappiamo per certo che creerà un buco nel nostro bilancio che ci troveremo a dover affrontare a febbraio; a quel punto si deciderà il da farsi e l'organizzazione della prossima stagione di eventi con quello che abbiamo».
Dopo il Natale si prospetta quindi un momento difficile per il Consorzio, ma si va avanti comunque anche perché la responsabilità è grande: il mercatino infatti, oltre a creare un indotto, «permette di dare occupazione a centinaia persone e da solo fa il 30% dell'intera economia levicense; a livello economico faremo fatica e chiediamo ancora una volta il sostegno di tutte le attività, ma non possiamo permettere che Levico resti senza turismo da ottobre ad aprile».
La questione della chiusura invernale degli alberghi, lasciata in sospeso da molte strutture indecise sul da farsi, sembra che non costituirà un problema per chi vorrà visitare la manifestazione e soggiornare a Levico; la scorsa settimana «abbiamo avuto un confronto con la categoria che ci ha garantito l'apertura di una buona parte delle strutture almeno nei fine settimana e nelle giornate di Mercatino per garantire il servizio agli ospiti» ha concluso Filippi. Un inverno che si prospetta duro ma che il Consorzio affronta con la forza di chi non si arrende e porta sulle spalle grandi responsabilità.