Dopo Vaia nasce per Grigno l’Aquila di Marcesina: merito dello scultore Marco Martalar
Dopo il drago di Lavarone e la lupa di Vetriolo, ecco la più grande aquila lignea d’Europa: 7 metri di altezza, 5 di lunghezza e un peso di 1600 kg. Il 9 luglio sarà aperta per Lagorai d'Incanto, mentre l'inaugurazione sarà il 6 agosto
FIEMME Dopo il drago e la lupa arriva anche il demonio di Vaia
VETRIOLO La gigantesca "Lupa di Vaia" è già un'attrazione turistica
LAVARONE Il magnifico «drago» fatto di scarti di Vaia conquista tutti
ULULATI La Lupa di Vaia e il bellissimo Samoiedo Duke
MARCESINA. Dopo il drago a Lavarone e la lupa a Vetriolo, ecco l'aquila di Marcesina. A realizzare la stupenda opera è stato ancora una volta lo scultore Marco Martalar.
Che ieri, lunedì 26 giugno, ha festeggiato sulla propria pagina Facebook: «Finita: ecco la mia ultima fatica. Si chiama "Aquila Vaia di Marcesina" e con i suoi 7 metri di altezza, 5 di lunghezza e un peso di 1600 kg è la più grande aquila in legno di tutta Europa». Dopo il successo, culturale ma anche turistico delle precedenti iniziative, con centinaia e migliaia di persone che sono andate a vedere il drago e la lupa, per l'estate 2023 ecco la novità.
A commissionare e a volere con forza l'opera l'amministrazione comunale di Grigno e in particolare il sindaco Claudio Voltolini. Che spiega: «Abbiamo contattato l'artista più di due anni fa, quando stava lavorando al drago. Ci tenevamo molto ad avere l'aquila, pur sapendo che è un animale simbolo di tanti comuni, territori e della nostra provincia stessa. Ora la grande scultura è terminata ed è spettacolare. I significati? Tra i tanti due: in quell'area della piana di Marcesina passava l'antico confine austriaco e quindi mettere un'aquila lì ha un forte valore storico. E poi l'aspetto ambientale e naturalistico, con i riferimenti a madre natura e a quel ceppo di legno negli artigli, che rappresenta il riprendersi ciò che era suo».
La grande scultura in legno è raggiungibile da subito: parcheggiando a Grigno o Selva si può arrivare sull'altopiano a piedi, in bici o in e-bike, con un percorso di circa dodici chilometri. In auto è raggiungibile salendo da Enego, mentre sulla strada forestale ci sarà un sopralluogo proprio in queste ore. «Ma il 9 luglio, per Lagorai d'Incanto, la apriremo, mentre l'inaugurazione ufficiale è prevista per il 6 agosto».
La scultura, naturalmente, ricordare la tremenda catastrofe forestale di Vaia sulla piana di Marcesina. L'artista Martalar aggiunge che «l'aquila simbolo del Trentino rappresenta forza e libertà, ma anche la forza della natura: qui la tempesta Vaia si è scatenata con enorme aggressività e potenza. Per realizzare l'opera ho utilizzato 1.800 viti,100 metri di tavole e murali in larice coperti con 1.500 pezzi di radici e altro materiale. Il tutto a chilometro zero, nel senso che tutta la legna è stata raccolta nel raggio di un chilometro da dove è posizionata l'opera».