Maltempo, acque fognarie sversate nel lago di Caldonazzo: divieto di balneazione
Non è possibile fare il bagno nella tratta del bacino compresa tra il primo e il quarto pontile di via Penisola Verde. Il sindaco Cristian Uez: «Attendiamo l’esito delle analisi sulle acque effettuate dall’Azienda Sanitaria per tutelare la salute pubblica»
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CALDONAZZO. Divieto di balneazione nella tratta del lago di Caldonazzo compresa tra il primo ed il quarto pontile di via Penisola Verde (pontili compresi). È questo quanto stabilito dall'ordinanza emessa ieri, mercoledì 12 luglio, dal sindaco di Calceranica, Cristian Uez e in vigore fino alla revoca della stessa.
La decisione è stata presa a seguito dei disagi causati dall'ondata di maltempo che, in particolare nella notte tra martedì 11 e 12 luglio, ha colpito il Trentino. Il problema, di natura idraulica, consisteva in un «malfunzionamento del sistema provinciale di smaltimento delle acque meteoriche e fognarie». Questo malfunzionamento ha impedito il corretto deflusso delle acque meteoriche e fognarie presenti in alcuni collettori comunali. Questo ha comportato «una fuoriuscita di liquami sul suolo pubblico e parziale sversamento nel lago in via Penisola Verde». Dai tombini infatti è cominciata a fuoriuscire una grande quantità di acqua, prima sulla strada e che poi si è immessa nelle acque del lago.
Secondo le prime ricostruzioni sarebbe stato un blackout elettrico, dovuto probabilmente al temporale, a bloccare la stazione di pompaggio provinciale a Calceranica, che ha compromesso solo una parte della rete idrica. «C'è stato un sovraccarico di acqua all'interno delle condotte, ma fortunatamente il problema è stato risolto», ha dichiarato il primo cittadino. Un intervento complesso che ha coinvolto non solo i vigili del fuoco volontari locali, ma anche i tecnici della Provincia autonoma di Trento e l'Apss.
Secondo le prime ricostruzioni il problema sarebbe circoscritto e non avrebbe coinvolto tutto l'Altopiano della Vigolana. «Abbiamo ritenuto opportuno provvedere all'emissione di un'ordinanza in attesa di conoscere l'esito delle analisi sulle acque effettuate dall'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, per tutelare la salute pubblica. Dei campioni di acqua sono stati prelevati già ieri, ma anche oggi in mattinata verrà fatto nuovamente: è necessario avere un elemento scientifico per poter revocare l'ordinanza. Speriamo entro oggi di ricevere già le prime risposte», ha aggiunto il sindaco. L'allerta gialla, emanata dalla Protezione civile due giorni fa, durerà fino alle 12 di oggi.