«Celado, il Grifone va spostato o demolito perché disturba l'Osservatorio»
Pochi giorni dopo l'inaugurazione dell'opera di legno dell'artista Marco Martalar, dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si fa notare che si tratta di una presenza non compatibile con il punto di osservazione geomagnetica, sorto mezzo secolo fa in questo angolo isolato del Tesino che si teme diventi molto frequentato
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VIDEO Ecco la nascita del Grifone sul colle di Celado a Castel Tesino
CASTELLO TESINO. Il Grifone non doveva e non poteva essere costruito in Celado. Per l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma l'opera deve essere spostata o demolita. Sono passati pochi giorni dalla sua inaugurazione, ma l'ultimo lavoro di Marco Martalar ora rischia davvero grosso. La notizia è stata riportata da Rttr che, in una intervista al ricercatore dell'istituto Domenico Di Mauro, ricorda come il Grifone non avrebbe mai dovuto essere costruito in Celado.
Nella stessa zona, infatti, fin dagli anni '60 è presente uno dei quattro punti di osservazione geomagnetica permanente attivi in Italia: oltre a Castello Tesino ve ne sono anche a L'Aquila, Durone e Lampedusa. Strutture che, come ricorda lo stesso Di Mauro, monitorano di continuo le variazioni del campo magnetico terrestre. E la presenza di ogni forma metallica provoca una forte alterazione nell'attività dell'osservatorio. Ed è quanto sta accadendo in questi giorni, da quando in zona è notevolmente aumentato il transito di veicoli e di persone.
Metallo presente anche all'interno della stessa struttura. L'osservatorio di Castello Tesino, come gli altri presenti in Italia, fa parte di una rete mondiale importante per capire che cosa succede nel nucleo della Terra e come si evolve il campo magnetico terrestre. L'altopiano del Celado era stato scelto come luogo ideale per questo tipo di rilevazioni, in quanto tranquillo e poco frequentato. Ma ora tutto è cambiato. Il comune ha provveduto a limitare il traffico veicolare in zona, regolamentare l'afflusso di mezzi e persone sul colle dove campeggia il Grifone. Ma questo, secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non sembra sufficiente.
E ora cosa succederà al Grifone del Tesino? Per l'Istituto quell'opera non può restare in quel posto e l'ente è pronto a farsi valere anche tramite vie legali. Disturba l'attività dell'osservatorio attivo in Celado da più di mezzo secolo. Ora tutto è nelle mani del comune di Castello Tesino e della sindaca Graziella Menato. La notizia che arriva da Roma ha creato grande scompiglio in zona. Per realizzare il Grifone del Tesino sono stati investiti 45 mila euro.