Maltrattamento di animali, denunciato un uomo a Sant'Orsola: sequestrati dai carabinieri 25 cani
Trasferiti in centri di accoglienza per l'adozione anche 4 gatti: nel cortile di casa un accumulo di rifiuti, i proprietari si rifiutavano di aprire per la perquisizione e i pompieri hanno forzato il cancello. Gli animali erano costretti a vivere in drammatiche condizioni di degrado: "Verificate malnutrizione e disidratazione, in un ambiente malsano e senza adeguati ripari dalle intemperie"
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TRENTO. I carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana hanno denunciato una persona per l'ipotesi di reato di maltrattamento di animali. È avvenuto nei giorni scorsi, quando i carabinieri della stazione di Sant’Orsola Terme, dopo un'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento, hanno individuato un sessantenne del luogo che è accusato del maltrattamento di ben venticinque cani.
Alcuni degli animali trovati dai carabinieri sono cuccioli di cane, tutti meticci. Inoltre, sono stati trovati quattro gatti che vivevano nelle stesse condizioni.
"Gli accertamenti - spiega una nota dell'Arma - sono iniziati grazie ad una segnalazione che indicava un accumulo anomalo di rifiuti di vario genere nel cortile di un’abitazione isolata, i quali talvolta venivano anche incendiati, provocando un cattivo odore che si diffondeva in tutta la zona".
Dopo la segnalazione, i carabinieri si sono messi subito all’opera per eseguire le prime verifiche, "incontrando non poche difficoltà - spiegano - a causa dell’atteggiamento per nulla collaborativo dei proprietari dell’abitazione, una famiglia di cinque persone, che hanno cercato di ostacolare in tutti i modi un controllo approfondito all’interno ed in tutte le pertinenze dell’abitazione".
Tuttavia, i carabinieri hanno chiesto ed ottenuto l’emissione di un decreto di perquisizione dalla Procura della Repubblica di Trento, eseguito (data la particolarità della situazione) in sinergia con il servizio veterinario della Provincia, con due associazioni animaliste e con i vigili del fuoco volontari del Comune di Sant’Orsola.
"Una volta presentatisi all’esterno dell’abitazione, di buon mattino, i carabinieri hanno trovato la solita opposizione dei proprietari, i quali si sono rifiutati di aprire per consentire il controllo. A tal punto - scrive ancora l'Arma - i militari sono stati costretti ad avvalersi dell’intervento dei vigili del fuoco, che hanno praticato l’apertura forzata del cancello esterno e della porta dell’abitazione, riuscendo così ad accedere a tutti gli ambienti. Già nel cortile esterno, l’aria era pervasa da un odore insopportabile, mentre per effettuare il controllo all’interno dell’abitazione, tutto il personale impiegato è dovuto ricorrere all’utilizzo di mascherine filtranti e bombole d’ossigeno.
La situazione palesatasi agli occhi dei carabinieri era terribile. Gli animali erano spaventati, alcuni aggressivi, in condizioni tremende, tra rifiuti, escrementi (che spesso venivano mangiati dagli stessi animali, alcuni dei quali in stato di gravidanza), malnutrizione e disidratazione. Gli animali vivevano in un ambiente malsano, senza adeguati ripari, esposti alle intemperie".
Al termine delle attività investigative, tutti gli animali sono stati posti sotto sequestro, per poi essere ceduti al Comune di Sant’Orsola Terme e trasferiti in strutture di accoglienza a cura delle associazioni animaliste. Qui vari cittadini si sono già interessati per le prime adozioni: una nuova speranza per i cani e i gatti, grazie a un intervento non semplice delle forze dell'ordine e delle altre realtà impegnate sul campo.