Nuova legge per gli hotel di lusso? L’accusa di Demagri: «Favoritismi e norme ad personam»
La norma che concede l’uso di terreno agricolo per costruire alberghi? «In questo caso, a San Martino di Castrozza, i contributi hanno un nome e cognome»
TRENTO. «Monta in termini sempre più trasversali la polemica riguardante una manovra finanziaria della Provincia piena di favoritismi elettorali e leggi ad personam. Ed in effetti a ben leggere tra le righe del documento si possono individuare alcune “polpette avvelenate"». Lo dichiara la consigliera provinciale di Casa Autonomia, Paola Demagri che poi entra nel merito dell’assestamento di bilancio: «La definizione dei criteri per ottenere incentivi alla realizzazione di impianti di bio digestione finirà tutta nelle mani della giunta provinciale. La quale, potrebbe operare, abolendo quei paletti che attualmente in legge caratterizzano le stalle industriali. Gli esempi son così pochi che i due milioni in palio sembra quasi possano avere nome e cognome».
Poi riguardo alla norma per nuovi alberghi nelle aree agricole che interessa l’operazione immobiliare proposta a San Martino di Castrozza, Demagri osserva: «La zona potenzialmente soggetta agli effetti di questa legge ad personam è stata così afflitta da problemi di esercizi alberghieri abbandonati, da essersi ritrovata anche nel recente passato alla ribalta della cronaca per problemi relativi a potenziali infiltrazioni malavitose nei tentativi di recupero di quelle stesse strutture. Possiamo condividere che iniziative di qualità eleverebbero l’offerta turistica della nostra provincia ma il problema è che di incentivi per attivare compensazioni urbanistiche - fino ad ora - da parte provinciale non se n’è vista l’ombra».
Casa Autonomia chiederà alla Giunta il ritiro dell’articolo e fa appello anche all’ex assessore Carlo Daldoss oggi consigliere di FdI, che promosse il Piano a saldo zero di cementificazione.