Hotel a 5 stelle a Castrozza? Per il sindaco è una buona idea, con una società seria
Chi sono gli investitori? «La Peak Properties Spv, veicolo immobiliare gestito da Zenith Global spa». E Depaoli è convinto: «Abbiamo fatto le nostre verifiche»
CRITICHE Demagri: "Una norma ad personam. E in passato la mafia..."
SINDACI Il Cal non è d'accordo con la giunta
NORMA Gottardi spiega il provvedimento
ATTACCO DEL PD «Ambiente da tutelare»
ITALIA NOSTRA Contro la deroga per gli alberghi nelle aree agricole
PRIMIERO. San Martino di Castrozza si trova al centro di una controversa discussione urbanistica e politica che merita approfondimento. Perché la consigliere di opposizione Paola Demagri, commentando la nuova norma in arrivo in giunta che permetterà di utilizzare terreni agricoli per costruire alberghi in deroga ai Prg, aveva lanciato due gravissime accuse.
La prima: i destinatari di questo provvedimento si conoscono già, «hanno un nome e un cognome anche i 2 milioni di contributi allegati», aveva detto Demagri. Che aveva anche lanciato in maniera sibillina un messaggio sui passati interessi delle mafie nel settore degli alberghi dismessi, proprio in zona.
Il sindaco Daniele Depaoli sostiene l'aggiornamento della norma provinciale che prevede la conversione dei terreni agricoli di pregio per usi commerciali, produttivi e residenziali inserendo l'uso alberghiero di lusso. Ciò consentirebbe a Peak Properties Spv srl di edificare un cinque stelle sul terreno ex sciovia Cusiglio-Via Crode Rosse (nella foto il render), acquistato lo scorso marzo dalla società Fontanelle. L'ipotesi progettuale prevede congiuntamente l'ampliamento dell'albergo ristorante Caffè Col, già di proprietà.
Che ci può dire sulla Peak Properties Spv?
«È un veicolo immobiliare gestito da Zenith Global SpA, società leader in Italia nella gestione di operazioni immobiliari. La proprietà è detenuta da un gruppo alberghiero che possiede già altre strutture sulle Alpi, tra cui il rinomato l'Hotel Capra a Saas Fee, un "Boutique Hotel" 5 stelle lusso proposto come modello per l'area di Maso Col. L'hotel in via Crode Rosse, zona Cusiglio, avrebbe un posizionamento rivolto alle famiglie con bambini piccoli e verrebbe gestito in partnership con un gruppo europeo leader nel settore, con già quattro strutture di lusso simili aperte sulle Alpi. Entrambi gli hotel sarebbero aperti tutto l'anno con importanti effetti positivi per il personale e la destagionalizzazione dell'offerta turistica di San Martino di Castrozza».
Nel corso degli anni si sono susseguite molte richieste edilizie con volumi significativi, tra le zone più ambite proprio via Crode Rosse e Maso Col e mai accolte. Ora perché il cambio di rotta?
«Ovviamente non abbiamo mai accolto, né pensato di accogliere, nessuna di queste proposte, non è certo di residenziale che San Martino di Castrozza ha bisogno. Un luogo così bello e iconico, e non scopriamo niente di nuovo, avrebbe invece bisogno di rilanciare l'offerta alberghiera con strutture adatte, come i famosi 5 stelle lusso che tanto decantiamo in Alto Adige ma poi facciamo fatica a mettere a terra, non solo da noi, ma in tutto il Trentino. Quando è arrivata la proposta di Peak Properties che a differenza di altri non chiedeva nulla sul residenziale, anzi rinunciava ad un importante lotto avente tale destinazione nell'attuale Prg in zona Col, e ragionava solo su edilizia alberghiera di lusso, abbiamo fatto le nostre verifiche per capire chi fosse l'interlocutore che avevamo di fronte».
Pertanto, vede un investimento e non una speculazione, nell'edificare sull'attuale agricolo di pregio con precedente cambio normativo.
«Sì, siamo convinti che la variante urbanistica di cui stiamo parlando, oltre a non creare nessun danno all'agricoltura, al pascolo e all'allevamento, sarà un passo fondamentale per il rilancio di San Martino e di Primiero, senza contare i vantaggi occupazionali per tutto l'anno e non stagionali che una simile operazione porterebbe sul nostro territorio». M.C.