Novaledo, Eurolegnami triplica la produzione: la segheria si allarga su un’area di 20mila metri quadrati
«L'obiettivo è incrementare la produzione sfruttando al meglio il tronco in tutte le sue qualità e dimensioni» spiega il titolare Fabrizio Debortoli. I nuovi macchinari permettono infatti di lavorare tronchi di diametro variabile tra 12 e 60 centimetri, una soluzione pionieristica per l'industria italiana. A regime la segheria di Novaledo potrà lavorare 200 mila metri cubi di legname all'anno oltre a 2,5 milioni di pallets prodotti
NOVALEDO. Permetterà di triplicare la produzione di legname segato l'investimento fatto dalla segheria Eurolegnami a Novaledo. L'azienda della famiglia Debortoli ha infatti infrastrutturato un terreno adiacente allo storico sito produttivo per realizzare un impianto da 20mila metri quadrati, di cui 5mila coperti, attrezzato con macchinari di ultima generazioni acquisiti in Germania e Danimarca.
«L'obiettivo è incrementare la produzione sfruttando al meglio il tronco in tutte le sue qualità e dimensioni» spiega il titolare Fabrizio Debortoli. I nuovi macchinari permettono infatti di lavorare tronchi di diametro variabile tra 12 e 60 centimetri, una soluzione pionieristica per l'industria italiana che dipende ancora per l'80% dalle importazioni di legname segato dall'estero. A regime la segheria di Novaledo potrà lavorare 200 mila metri cubi di legname all'anno oltre a 2,5 milioni di pallets prodotti.
«Da un lato potremo ridurre i costi e diversificare la produzione, aprendoci anche ad altri mercati - aggiunge l'imprenditore -, dall'altro ridurre la nostra dipendenza dall'estero e valorizzare al massimo le risorse locali e rendere la filiera locale più sostenibile e autonoma».
Triplicare la produzione di legname segato, lavorando.
Un tema, quello della sostenibilità, da sempre caro all'azienda che, dopo la tempesta Vaia, ha acquistato il legname da 27 comuni Trentini predisponendo un piazzale irrigato per poterlo conservare e utilizzare in futuro evitando che questo materiale venga esportato.L'azienda, che oltre a questo, possiede altri tre impianti in cui operano 45 collaboratori, è nata negli anni Sessanta grazie al padre di Debortoli.
«E io - confida l'attuale titolare - ho sempre seguito la sua filosofia, ovvero investire in innovazione tecnologica e nella ricerca di soluzioni sempre più efficienti, per ottimizzare i costi e garantire un futuro solido alla nostra azienda».
Oggi, con il nuovo impianto, l'azienda è autonoma nella produzione del legname segato, una novità che permette di ridurre l'importazione, che prima costituiva il 30 per cento della materia prima. La produzione, destinata in gran parte all'industria italiana, finisce per l'80 per cento all'estero.
«La produzione di pallet oggi è molto più complessa - spiega - richiede trattamenti specifici per rispettare le normative sanitarie». Fin dal 2005 Eurolegnami ha installato forni per il trattamento fitosanitario e l'essiccazione del legno sfruttando così parte della biomassa prodotta dalla segheria eliminando la dipendenza dai combustibili fossili.