Imprese / Wellness

Il futuro delle Terme di Levico in mano ai tre vip: l'imprenditore, il costruttore e l'ex sindaco

La società costituita da Massimo Oss (che ha ceduto i camping), da Mirko Pellegrini della Mak, e dall’ex sindaco Gianpiero Passamani: «Il Grand Hotel? Non ci interessa»

di Giorgia Cardini

LEVICO TERME. Un imprenditore turistico, un costruttore, un ex politico. Sono questi i protagonisti del tentativo di rilancio delle Terme di Levico tramite la Terme Levico Vetriolo srl che, iniziando con un capitale sociale minimo di 10.000 euro e un apporto soci di 250.000 euro, assumerà nel 2025 la gestione del compendio provinciale.

La nuova società è stata costituita ieri mattina a Borgo Valsugana nello studio del notaio Valerio Auriemma dai soci fondatori Massimo Oss (con la sua Mamo srl), ex proprietario dei campeggi di Levico e San Cristoforo al Lago recentemente ceduti nonché amministratore della Castel Pergine srl, e dal noto imprenditore edile Mirko Pellegrini (tramite la Mak1 srl). La firma per il passaggio di consegne del complesso termale dall'attuale gestrice Levico Terme spa alla nuova società avverrà il 19 febbraio, l'avvio della nuova gestione il 1° marzo, la riapertura delle terme il 12 aprile.

Detto dell'imprenditore e del costruttore, chi è il politico? Gianpiero Passamani, già sindaco di Levico ed ex consigliere provinciale dell'Upt, di mestiere dirigente del gruppo Paterno.

Mentre alla direzione generale tornerà Paolo Defant, che già aveva ricoperto l'incarico prima di dirigere la Risto3 nell'ultimo quinquennio, affiancato da Zaira Vicenzi, storica collaboratrice di Oss.

Alla direzione sanitaria resta la dottoressa Patrizia Manica, colonna portante delle terme, mentre l'area amministrativa sarà in capo a Paola Dellai.

Annunciato anche un "Comitato di saggi" del settore medico-termale, con il compito di affiancare il consiglio di amministrazione e il management per i progetti di rilancio del comparto termale levicense. Progetti che guardano anche al nuovo bando che la Provincia dovrebbe emanare entro l'anno e a cui la nuova società guarda con interesse, grazie a una base finanziaria che Massimo Oss definisce "solida". Il coinvolgimento di Mirko Pellegrini, a capo di un gruppo edile che negli ultimi anni si è posto come uno dei maggiori protagonisti in Provincia, è spiegabile così, ma anche - motiva Oss -, col fatto che «Pellegrini crede nel mondo del medical wellness».

Progetto che è rimasto solo sulla carta, dopo la rinuncia al project financing sviluppato dalla Levico Terme spa, ma che potrebbe riproporsi nel futuro bando.

Quanto alla scelta di Passamani come presidente, Oss dice: «Ho scelto di circondarmi di persone di cui mi fido, in una avventura che non è sicuramente facile. Con Gianpiero, da imprenditore e presidente dell'Apt, sono in sintonia da quando era sindaco. Gli ho chiesto la disponibilità a darmi una mano anche in questo frangente e ha accettato con entusiasmo. Chiaro che anche la sua competenza politica conta, ma soprattutto conta il rapporto che ha con la città di Levico. Ricordiamo che ci sono 60 dipendenti alle Terme».

L'imprenditore, a proposito di sviluppo della parte medica, aggiunge poi che ci sono molte società interessate a prendere in mano questo settore delle Terme, che conta anche su ambulatori sottoutilizzati.

La nuova srl invece non ha interesse ad acquisire il Grand Hotel Imperial, messo sul mercato da Patrimonio del Trentino spa: «Credo - dice Oss a questo proposito - che la nostra attenzione debba andare agli hotel in centro, che hanno bisogno di terme che funzionino. I primi da coinvolgere saranno quelli».

Ma la società è e resterà a controllo "corto", per evitare i problemi che ha incontrato in questi anni la Levico Terme spa, con tanti soci ma pochi finanziamenti, conclude Oss. 

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