La parola «fusione», per molti Comuni trentini, non è più un tabù. Pressate dal rigore dei bilanci, dal progressivo assottigliarsi delle risorse a disposizione e dalla necessità di realizzare economie, anche le ragioni del campanile perdono forza. E sono ormai molti i comuni che hanno avviato le procedure di fusione: il prossimo 14 dicembre gli elettori di 13 comuni saranno chiamati alle urne per 4 referendum consultivi, con i quali si chiederà un parere, favorevole o meno, ai progetti di fusione in atto