Futuro di Mercatone Uno Speranze per i 67 lavoratori
Incontri sindacato-azienda
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Polizia e carabinieri l'hanno chiamata "Sledgehammer", dal nome del tipo di grossi martelli con cui gli arrestati avevano seminato il terrore al Mercatone Uno di San Michele all'Adige lo scorso 14 gennaio. La banda è ritenuta responsabile di colpi in Emilia ma anche a un rappresentante orafo a Maso Franch e ad un bar di Trento. Il procuratore Amato: «Operazione che va nella direzione di alzare il livello di sicurezza in provincia»
Mezz'ora dopo la rapina, i commessi del Mercatone Uno sono ancora provati e sotto shock. Sono giovani, cercano di farsi forza l'un l'altro, ma l'esperienza provata sulla loro pelle questa volta è stata davvero forte. Molti stanno per parecchio tempo al cellulare a raccontare ad amici e genitori ciò che è accaduto poco prima: cinque minuti di follia in balia di quattro malviventi armati di pistola. Hanno dovuto ricostruire più volte agli inquirenti l'accadutoNel video di Patrizia Todesco parla la rapinata
Momenti di terrore ieri alle 19 al Mercatone Uno di S. Michele all'Adige. Un commando di quattro uomini, armati di pistole e mazze, ha fatto irruzione nel megastore e in due minuti ha svaligiato la gioielleria e svuotato l'unica cassa aperta per un bottino che si aggira sui 150 mila euro. I malviventi hanno raggiunto un complice che li attendeva in auto ma per fuggire hanno dovuto scardinare il cancello chiuso dal dispositivo antirapinaNel video di Patrizia Todesco parla il caporeparto Luigi Piscopo