Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: si apre il fronte italiano

A Trento i giornali agonizzano, stretti tra la censura e la tragedia della guerra. A occupare sempre più spazio sono gli elenchi dei caduti al fronte. Alcide Degasperi, consigliere comunale, e il vice podestà Giuseppe Menestrina prendono il treno diretto a Innsbruck. L’obiettivo: invocare provvedimenti a tutela della popolazione trentina, mentre ai confini meridionali si ammassano le truppe dei due eserciti. Si apre il fronte italiano.

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: 200 grammi di farina al giorno

Il pane si vende con la tessera: i giornali protestano e reclamano l’aumento della razione della polenta. Il Trentino comincia a sentire la fame. Il limite massimo giornaliere di 200 grammi di farina, stabilito dal governo centrale e per i quali le donne si mettono in coda ai magazzini comunali, rischia di mettere in ginocchio le famiglie, che proprio nella polenta hanno la principale fonte di nutrimento

Podcast / Storia

Il Trentino nella Grande Guerra: uomini al fronte, scolari nei campi

In Trentino vengono esonerati dalla scuola i ragazzi che possono essere utili nei campi, visto che gli uomini sono al fronte; gli altri vengono organizzati in squadre di lavoro. Vienna risponde e mette le scuole al servizio del lavoro: è uno degli aspetti dell’economia di guerra. Intanto i giornali cominciano a parlare delle trattative tra Austria e Italia.

Storia / Commemorazione

Arco: il ricordo dei 4 legionari cecoslovacchi impiccati sugli olivi di un appezzamento nella zona di Prabi

La commemorazione ha preso il via con la messa officiata da don Francesco, con la partecipazione dei Cori Castel e di Zelezna Ruda, poi la sfilata lungo via Segantini, infine il ricordo nel luogo dove morirono i soldati Antonin Jezek, Karel Novacek, Jiri Slegl e Vaclav Svoboda, con la deposizione delle corone