Costretta a digiunare anche se incinta: condannato un marocchino che vessava la moglie
I maltrattamenti andavano ben oltre un'interpretazione errata del Ramadan. Anche in mesi ordinari la donna veniva maltrattata e segregata.
I maltrattamenti andavano ben oltre un'interpretazione errata del Ramadan. Anche in mesi ordinari la donna veniva maltrattata e segregata.
Arrestata una donna di 42 anni
Proteste all'hotel Quercia di Rovereto
Al PalaTrento era presente un rappresentante del vescovo monsignor Luigi Bressan, ma non delle istituzioni. Un'assenza che non è andata giù all'imam e ai rappresentanti della comunità islamica trentina. «Questa è da sempre una grande e importante festa per tutti noi - ha attaccato Breigeche - e se i rappresentanti istituzionali e politici trentini non esprimono la loro vicinanza alla nostra comunità in un momento come questo, non so davvero quando lo possano fare»
«Le persone di religione islamica che lavorano in condizioni particolari possono valutare la condizione in cui si trovano e, per evitare di arrecare danno a se stessi, possono eventualmente rompere il digiuno previsto dal Ramadan e rifarlo in un altro periodo dell'anno». Lo afferma il presidente della Comunità islamica del Trentino-Alto Adige, Aboulkheir Breigheche, dopo l'inizio del mese di Ramadan