Kabul: bombe Nato, strage di bimbi
Undici bambini e due donne muoiono sotto i missili della Nato in Afghanistan. La provincia orientale di Kunar, al confine con il Pakistan, si è trasformata in una tragedia quando bombe sganciate da velivoli della Forza internazionale Isaf, sotto comando Nato, hanno fatto crollare alcune case di un villaggio del distretto di Shigal, falciando la vita di almeno undici bambini e due donne. Secondo l'agenzia di stampa Afghan islamic press le donne morte sarebbero almeno sei
Undici bambini e due donne muoiono sotto i missili della Nato in Afghanistan. La provincia orientale di Kunar, al confine con il Pakistan, si è trasformata in una tragedia quando bombe sganciate da velivoli della Forza internazionale Isaf, sotto comando Nato, hanno fatto crollare alcune case di un villaggio del distretto di Shigal, falciando la vita di almeno undici bambini e due donne. Secondo l'agenzia di stampa Afghan islamic press le donne morte sarebbero almeno sei.
Si è trattato dell'ennesima tragedia di una guerra che prosegue dal 2002 e destinata a tendere ulteriormente le relazioni fra il presidente Hamid Karzai e i vertici dell'Isaf che, pur assicurando di voler fare grande attenzione alla preservazione della vita dei civili nel conflitto, continuano però a commettere terribili «errori».
L'operazione sul terreno e l'appoggio aereo nello scontro di forze di sicurezza afghane e internazionali con i guerriglieri al confine con il Pakistan sono stati confermati dall'Isaf che però, per quanto riguarda le vittime civili, è rimasta nel vago. «Nello scontro - ha detto un portavoce a Kabul - un civile americano è stato ucciso. Nessun elemento dell'Isaf ha partecipato direttamente alla battaglia sul terreno ma su richiesta della stessa coalizione internazionale, e non delle forze di sicurezza afghane, è stata fornito un appoggio di fuoco aereo in aree che secondo i nostri resoconti erano lontane da costruzioni. E ciò ha permesso l'uccisione di numerosi insorti. Siamo anche a conoscenza - ha aggiuntolaconicamente - di notizie sul ferimento di numerosi civili nell'incidente e di recenti accuse di vittime civili». L'Isaf, ha concluso, «esamina seriamente» tali notizie« e su questo incidente «è stata aperta un'inchiesta».
La strage nella provincia di Kunar ha provocato una furibonda reazione della popolazione locale che ha portato in processione i cadaveri dei bambini, fra cui anche quello di un neonato, fino all'ufficio del capo del distretto di Shigal, Mohammad Zahir Safai.
Gli «incidenti di guerra», dovuti a «errori» continuano dunque a lasciare sul terreno una lunga scia di sangue innocente.