Ubriaco, viene allontanato dal bar: torna armato di coltello e si ferma solo quando vede il taser dei carabinieri
Sottoposto a perquisizione personale, nascosti nei vestiti sono stati trovati anche un cutter e due frecce da balestra, tutto sequestrato dai carabinieri
PREDAIA. Era già alticcio a causa dell’assunzione di sostanze alcoliche e per questo, con suo disappunto, allontanato dal bar da una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Cles, immediatamente intervenuta su richiesta di gestore ed avventori preoccupati del comportamento dell’uomo; ma lui, indispettito e intenzionato ancora a bere, è ritornato di nuovo presso l’esercizio, però, questa volta, armato di un coltello con oltre 30 centimetri di lama, che sporgeva dalla cinta dei pantaloni.
Il capo equipaggio della pattuglia, ancora presente in loco per sentire le persone circa quanto appena verificatosi all’interno del bar, si accorgeva del ritorno dell’uomo e visto che stava per tirare fuori il coltello, ha estratto subito il taser in dotazione, attivando due volte, a scopo dissuasivo, la funzione “warning arc”, propedeutica ad un successivo uso effettivo dell’arma elettrica e, quindi, finalizzata esclusivamente ad intimare al soggetto di desistere dalle proprie azioni.
Alla vista dell’attivazione del taser, il malintenzionato si è quindi fermato, buttando a terra il coltello che aveva celato nei pantaloni. Il fatto è accaduto qualche settimana fa in Val di Non e l’autore, un trentenne straniero residente in Italia, è stato denunciato dai militari alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trento per porto illegale di armi o strumenti atti ad offendere, nonché sanzionato per ubriachezza.
Per di più, sottoposto a perquisizione personale, occultati nei vestiti sono stati trovati anche un cutter e due frecce da balestra, tutto sequestrato dai carabinieri.