Volo di Stato in Sudafrica per il moroso della Boldrini
Non si placa la polemica sulla presenza del compagno di Laura Boldrini a bordo del volo di Stato che la ha portata, con Enrico Letta, in Sudafrica per rendere omaggio a Nelson Mandela. Nei giorni scorsi la presidente della Camera si era difesa, dicendo che «non ci sono stati costi per lo Stato» e che «nessuno si sogna di dire niente se un ministro maschio si porta la moglie, questo è sessismo» I tuoi commenti
ROMA - Non si placa la polemica sulla presenza del compagno di Laura Boldrini a bordo del volo di Stato che la ha portata, con Enrico Letta, in Sudafrica per rendere omaggio a Nelson Mandela. Nei giorni scorsi la presidente della Camera si era difesa, dicendo che «non ci sono stati costi per lo Stato» e che «nessuno si sogna di dire niente se un ministro maschio si porta la moglie, questo è sessismo».
Ieri però ha risollevato la questione Clemente Mastella, ricordando che quando era ministro della Giustizia, fu «sottoposto ad una campagna di aggressione mediatico-moralistica» per aver dato un «passaggio» al figlio a bordo di un «volo blu» per una manifestazione sportiva.
Accostamento che a Laura Boldrini proprio non piace.
Lo staff della presidente della Camera considera «incomparabili» le situazioni, puntualizzando che «in nove mesi e 96 viaggi Boldrini ha utilizzato i voli di Stato solo due volte, compresa a quella per il Sudafrica».
Ma intanto il Codacons denuncia alla magistratura ordinaria ed a quella contabile la presidente di Montecitorio per il «passaggio blu» al suo compagno, come fece a suo tempo per Mastella e per Berlusconi quando portò a bordo dell'aereo di Stato attrici e ballerine nella propria residenza in Sardegna. Con un esposto che per lo staff della Camera è però basato «su presupposti totalmente errati», e contiene «falsità» come la non titolarità di Boldrini a partecipare alla celebrazione, la scorrettezza della presenza del suo compagno; e, «più grave», la «similitudine con le vicende Mastella e Berlusconi».