Scontrino omofobo in pizzeria, licenziato

"Mi raccomando, so ricchioni". La frase, scritta dal cameriere mentre prendeva l'ordinazione con un computer palmare, la si legge tra il prezzo della pizza affumicata e la specialità della casa. È accaduto a metà luglio in una pizzeria di Maruggio, in provincia di Taranto. I clienti vittime dello scherno del cameriere si sono immediatamente lamentati dell'accaduto con il titolare che si è scusato ed ha rimproverato il cameriere davanti ai clienti. Non solo: poco dopo lo ha licenziato

scontrino"Mi raccomando, so ricchioni". La frase, scritta dal cameriere mentre prendeva l'ordinazione con un computer palmare, la si legge tra il prezzo della pizza affumicata e la specialità della casa. E’ accaduto a metà luglio in una pizzeria di Maruggio, in provincia di Taranto. I clienti vittime dello scherno del cameriere si sono immediatamente lamentati dell'accaduto con il titolare che si è scusato ed ha rimproverato il cameriere davanti ai clienti. Non solo: poco dopo lo ha licenziato.

 

La ricevuta però è rimasta a uno dei clienti ed un mese dopo è divenuta di pubblico dominio: uno dei quattro, un ragazzo di Latiano (Brindisi), ha raccontato l'episodio alla redazione di un giornale on-line locale, consegnando lo scontrino.

 

"Le nostre scuse sono arrivate immediatamente", ha spiegato oggi all'ANSA il titolare. Ma l’imbarazzante trattamento subito, evidentemente, passate diverse settimane, non è andato giù a qualcuno del gruppo che ha ritenuto 'omofobò il contenuto di quella frase, rilevando come al mondo ci sia ancora qualcuno in grado di additare l'omosessualità anche ponendo a rischio la propria professionalità.

 

L'incidente è diventato ora un caso: il cameriere, si è appreso dai proprietari della pizzeria, ha perso il lavoro seduta stante. E’ stato licenziato subito dopo i fatti. Del resto nella stessa serata in cui si era verificato l'inconveniente, il comportamento del dipendente era già stato pesantemente censurato dinanzi agli stessi 'bersaglì del commento inopportuno. Dispiaciuto, il gestore della pizzeria si era scusato più volte con i quattro clienti, anche in seguito, via mail e via sms.

 

"Il locale – racconta ora - accoglie da anni tutti, indiscriminatamente", senza che mai si siano verificati problemi. Invece a luglio la serata ha avuto un epilogo amaro per i giovani che non hanno fatto mistero d'essere omosessuali e che non hanno esitato a mostrare quanto riportato sullo scontrino prima al proprietario e in seguito anche alla stampa locale. La ricostruzione è stata presto fatta, con il contributo del cameriere responsabile della figuraccia dai toni assolutamente inappropriati che ha dovuto fornire le proprie spiegazioni. Una volta trascritte le ordinazioni, l'elenco era stato consegnato al pizzaiolo: il lavoratore vi aveva aggiunto quella che per lui era solo una battuta e che doveva restare privata. Una svista e la frase era finita sullo scontrino, nero su bianco, visibile proprio a coloro i quali era indirizzata che non avevano quindi potuto fare a meno di notarla. Ovvie le proteste, altrettanto necessaria l'interruzione del rapporto di lavoro con il cameriere anche "per tutelare – dice il titolare, che non ha voluto rendere pubblico il proprio nome e quello del locale per non danneggiare l'attività – l'ottimo servizio svolto da decine di altri nostri dipendenti. Mai prima era accaduto nulla di simile".

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