Tosi firma l'ordinanza per sparare ai lupi in Lessinia
Qualche giorno fa lo aveva annunciato, l'altro ieri è passato alle vie di fatto: il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha firmato un'ordinanza («azioni verso gli animali selvatici allo stato brado che determinano pericoli per la sicurezza») che autorizza a sparare ai lupi qualora gli animali dovessero avvicinarsi alle abitazioni Il sindaco di Verona si difendeCuccioli a spasso: il VIDEOGli avvistamenti in inverno: VIDEO
Qualche giorno fa lo aveva annunciato, l'altro ieri è passato alle vie di fatto: il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha firmato un'ordinanza («azioni verso gli animali selvatici allo stato brado che determinano pericoli per la sicurezza») che autorizza a sparare ai lupi qualora gli animali dovessero avvicinarsi alle abitazioni.
Nel mirino del provvedimento, per la verità molto generico, ci sono i lupi della Lessinia, a cavallo tra Veneto e Trentino: «Nel prossimo periodo invernale è possibile che si verifichino sconfinamenti nel territorio del Comune di Verona di tali animali, in prossimità di centri abitati o abitazioni, con il conseguente possibile pericolo in particolare per animali e persone».
Nell'ordinanza Tosi spiega che «appare quindi necessario, per il concreto pericolo dell'incolumità pubblica e in assenza dell'applicazione di specifiche normative che pongano rimedio alle problematiche esposte, emanare un'ordinanza contingibile e urgente con cui, al verificarsi, in prossimità delle abitazioni, di situazioni di pericolo di un danno grave per sé o per gli altri, per i propri beni e altrui, si disponga la possibilità di difendere la propria e altrui incolumità ed i beni propri e altrui, anche mediante un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo, e comunque nei limiti determinati dalla previsione degli articoli 52 e 54 del codice penale».
Nel caso di abbattimento l'animale dovrà essere messo a disposizione delle autorità, avvertendo la Polizia provinciale o il Corpo Forestale dello Stato per gli adempimenti di legge. L'ordinanza ha una durata di 90 giorni, immediatamente esecutiva dal 25 settembre e prevede la possibilità di opporvi ricorso al Tribunale amministrativo regionale entro 60 giorni o al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.
Immediato l'intervento del Corpo forestale dello Stato, che ha depositato negli uffici della Procura di Verona una notizia di reato riguardante proprio il sindaco, accusato di aver autorizzato l'abbattimento di specie protetta.
Il sindaco di Verona si difende
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