Falsi ciechi in bici: incastrati dalla Finanza
Utilizzare un trattore per arare i campi, attraversare la strada schivando le auto in transito o addirittura andare a fare la spesa in bicicletta erano azioni di tutti i giorni per i quattro falsi ciechi scoperti dalla Guardia di finanza di Oristano.
Quattro presunti invalidi, tre uomini ultrasessantenni e una quarantenne, che percepivano illegittimamente - alcuni da cinque altri da 15 anni - la pensione di invalidità dall’Inps.
Avevano effettivamente alcune patologie legate alle vista, secondo quanto accertato dalle Fiamme gialle, ma erano riusciti a farsi riconoscere l’invalidità assoluta, ottenendo in questo modo 800 euro al mese, percependo complessivamente e senza averne alcun diritto 326 mila euro. Di quel denaro, nel corso del 2014, la Finanza è riuscita a recuperarne una parte, eseguendo sequestri «per equivalente» di beni per 180 mila euro.
Gli accertamenti sono partiti negli ultimi sei mesi del 2013 e si sono conclusi da poco tempo. L’attenzione dei militari di Oristano si è concentrata sulle invalidità assolute, più facili da verificare.
In un caso le indagini sono scattate grazie a una telefonata ricevuta al 117: «Quell’uomo è cieco ma esce di casa e si allontana a piedi senza problemi», segnalava il cittadino.
Le Fiamme gialle hanno seguito gli spostamenti dei falsi invalidi, filmando le loro attività quotidiane. C’era chi tra i quattro è stato immortalato mentre saliva su un trattore e poi arava la terra, un altro che passeggiava in sella alla sua bicicletta lungo le strade del centro di Oristano, un altro ancora che raccoglie sterpaglie dal giardino. Poi c’è la quarantenne che è anche riuscita a ottenere un posto di lavoro da impiegata, usufruendo proprio della corsia preferenziale riservata a chi è riconosciuto invalido.
Le loro posizioni sono state segnalate all’Inps per la revisione delle indennità, come nel caso di uno degli ultrasessantenni - già giudicato in Tribunale - al quale è stata riconosciuta una situazione di cecità parziale invece che totale: in pratica ha percepito l’indennità massima di circa 800 euro, contro i 300 riservata a chi ha una cecità parziale. Il beneficiario è stato assolto dall’accusa di truffa non essendo emersa durante un incidente probatorio la prova certa della simulazione dell’infermità. Le indagini della Fiamme gialle di Oristano proseguono anche per stanare altri falsi invalidi.