Elezioni comunali, la Chiesa trentina invita all'impegno
Un appello della Chiesa trentina ai candidati delle prossime comunali, affinché evitino di presentarsi senza un’adeguata competenza e preparazione.
Un appello che mira a contrastare il rischio di astensionismo che anche in Trentino, secondo la Diocesi, si è iniziato a manifestare in alcune elezioni amministrative recenti, come a Pergine per esempio, e che minaccia di aumentare ancora.
Un appello che mira a contrastare il rischio di astensionismo che anche in Trentino, secondo la Diocesi, si è iniziato a manifestare in alcune elezioni amministrative recenti, come a Pergine per esempio, e che minaccia di aumentare ancora.
Il «decalogo» anti-astensionismo e per una «politica che sia lontana dall’interesse particolare» di chi si candida, e vicina invece alle «esigenze della comunità» nel suo complesso è stata presentata questa mattina da don Lauro Tisi, vicario generale della Diocesi, e da don Rodolfo Pizzolli, delegato vescovile per i problemi sociali e coordinatore della Scuola di formazione alla cittadinanza.
Per evitare la lontanza dalla politica, hanno spiegato Tisi e Pizzolli, i candidati dovranno essere «competenti ed aver fatto esperienza in corpi intermedi e nel sociale, e non dovranno essere improvvisati o messi in lista solo in base al criterio dei voti che portano».
Nei piccolissimi Comuni che vanno al voto, poi, don Tisi ha messo in guardia da elezioni «che ruotano attorno a gruppi familiari e agli interessi di parentadi» e che fanno sì che «ci sia quasi un voto palese» al momento di scegliere.