Comunità di Valle, niente tagli alle indennità degli amministratori

La giunta regionale conferma le indennità per il presidente, il vicepresidente e gli assessori delle Comunità di valle nonostante la recente legge provinciale abbia eliminato l'elezione diretta del presidente e di parte dell'assemblea. Le indennità variano anche in questo caso in base alla popolazione dell'ambito della Comunità. Quindi per quelle più piccole ( Fiemme, Primiero, Cembra, Val di Sole, Fassa, Altipiani cimbri, Paganella, valle dei Laghi ) è di 2.688 euro lordi al mese al presidente, al vicepresidente vanno 1.075 euro e a ogni assessore 806 euro. Si sale a 2.987 euro lordi per i presidenti di Bassa Valsugana, Val di Non, Giudicarie, Rotaliana , al vice 1.195 euro e agli assessori 896 euro. Infine si arriva a 3.285 euro lordi al mese per i presidenti di Alta Valsugana, Alto Garda e Ledro, Vallagarina , ai vicepresidenti 1.314 euro e agli assessori 985 euro lordi.

Ai componenti delle assemblee delle Comunità di valle spetta un importo di 40 euro come gettone di presenza per ogni seduta. La nuova legge provinciale sulle Comunità di valle stabilisce che per il presidente e i componenti del comitato esecutivo (la giunta della Comunità), che già ricevono indennità per incarichi a livello comunale, spetta l'indennità al netto di quella percepita presso l'ente locale. 

Proprio questo punto della legge provinciale era stato modificato dal consiglio provinciale rispetto al disegno di legge presentato dalla giunta Rossi che escludeva da ogni ulteriore indennità per gli incarichi nella Comunità di valle gli amministratori come sindaci e assessori già impegnati a livello comunale.

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