Sanità, la Uil attacca: la Provincia favorisce i privati

Secondo la Uil del Trentino, sulla sanità «continuano le retromarce e le inversioni della giunta Rossi, che favorisce la lobby privata».
«Con le delibere della settimana scorsa l’assessore Borgonovo Re si è rimangiata uno dei pochi annunci su cui (per quanto possa valere) aveva registrato il consenso delle parti sociali e in particolare della Uil», afferma il segretario della Uil del Trentino, Walter Alotti.

«Lo scorso marzo, infatti, affermava che avrebbe intrapreso un’azione di governo volta al ridimensionamento del pilastro sanitario privato ed al rafforzamento della sanità pubblica. Il suo repentino ripensamento, invece, ha favorito la lobby dell’ospedalità privata che già aveva mal digerito quegli annunci promettendo di attivarsi per il ripristino dei benefici da sempre previsti per la Sanità trentina privata e che ora si starà sfregando le mani.
Assistiamo, quindi, prosegue Alotti, ad un rilevante aumento dei rimborsi alle strutture private, all’adozione di tariffe ministeriali superiori a quelle finora adottate in Trentino e, soprattutto, all’eliminazione del budget-tetto che fino ad oggi limitava l’accoglienza di pazienti provenienti da fuori provincia i quali, in questo modo, sono favoriti a discapito dei residenti. È un espediente, quest’ultimo, per compensare la spese (a carico della “nostra” Azienda sanitaria) legate ai tanti trentini che per varie ragioni si recano in Veneto, in Lombardia o in Alto Adige».

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