Tsipras presenta le prime riforme, la Ue: buona partenza
La lista di riforme chiesta dall’Eurogruppo al governo greco è arrivata «nella notte, ma in tempo», ha detto poco fa a Bruxelles la portavoce della direzione generale degli affari economici e monetari della commissione Ue. Frattanto, mentre all’Unione europea arriva la missiva di Atene, nella capitale greca il neopremier di sinistra Alexis Tsipras incontrerà questa mattina il grande compositore Mikis Theodorakis per discutere con lui gli ultimi sviluppi della situazione del Paese.
L’incontro si svolge anche alla luce della lettera critica pubblicata da Theodorakis sul proprio sito Web, con la quale l’artista - 89 anni, una delle leggende viventi della musica e della sinistra greca - ha chiesto a Tsipras e ai leader di Syriza di «trovare il coraggio di rispondere no al nein del ministro tedesco Schaeuble».
Buoni pasto, energia e sanità per i poveri, possibile estensione dello schema pilota di salario minimo: queste le misure per affrontare la crisi umanitaria contenute nella lista di riforme greca. Il governo specifica che «la lotta alla crisi umanitaria non avrà effetti negativi per il bilancio».
La Grecia «si impegna a non ritirare le privatizzazioni già completate e a rispettare, in base alla legge, quelle per cui è stato lanciato il bando», ma «rivedrà quelle non ancora lanciate puntando a migliorare i benefici a lungo termine per la popolazione», si legge nella lettera.
Tsipras annuncia anche «un nuovo approccio intelligente sulla contrattazione collettiva per bilanciare la flessibilità con l’equità. Questo include l’ambizione di aumentare il salario minimo» che però «sarà fatto in consultazione con le istituzioni europee».
Rivedere l’Iva perché non abbia «impatto negativo sulla giustizia sociale» ed evitare «sconti ingiustificati». Rafforzare i concetti di «frode ed evasione», sostituire le esenzioni con misure sociali, «assicurare che tutte le aree della società, specialmente le benestanti, contribuiscano equamente» alla spesa», si precisa nel piano greco.
La Grecia, inoltre, ridurrà i ministeri da 16 a 10, i consulenti e i benefit di ministri e parlamentari e avvierà una «spendig review in ogni area della spesa pubblica» per «razionalizzare» i dicasteri dove i capitoli di uscite non destinate a salari e pensioni «ammontano a un incredibile 56% del totale».
La spesa sanitaria sarà rivista ma «garantendo l’accesso universale».
Per l’Ue, la lista di Atene «è sufficientemente completa per essere un valido punto di partenza per una positiva conclusione della revisione del programma, come chiesto dall’Eurogruppo» ed «è incoraggiata dal forte impegno a combattere evasione fiscale e corruzione. Ulteriori specifiche sono attese prima della fine di aprile».
Le fonti Ue indicano che la lista «con un primo elenco di riforme» del governo greco è stata inviata con una lettera del ministro Yanis Varoufakis al presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, e ai rappresentanti di Commissione, Bce e Fmi ieri «attorno a mezzanotte», indicano fonti della Commissione europea. L’invio è stato preceduto da «un costruttivo dialogo» tra le autorità greche e le tre istituzioni «per tutto il weekend». ma - viene sottolineato - «la chiave per una positiva conclusione della ‘revisionè del programma sarà la pronta e determinata applicazione di tutti gli impegni di riforma».
Frattanto, è in netta discesa lo spread tra titoli di Stato a dieci anni della Grecia e quelli della Germania. Il differenziale si è ridotto a 829,6 punti base dagli 855 della chiusura di ieri e il tasso tasso decennale è sceso dall’8,92% all’8,68%.