Papa Francesco a Pompei e a Napoli accolto da migliaia di fedeli

L'elicottero che trasporta papa Francesco è atterrato poco prima delle 8 a Pompei. Nell'area meeting, alle spalle del santuario, è stato accolto dall'arcivescovo prelato e delegato pontificio di Pompei, Tommaso Caputo, e dal sindaco di Pompei, Ferdinando Uliano, per la prima tappa della visita pastorale a Napoli.

Papa Francesco arriva a Napoli nella sua ottava visita pastorale in Italia, che ancora una volta privilegia le realtà del Mezzogiorno. Una visita densa di appuntamenti e di significati, con una nuova dimostrazione del Pontefice argentino di vicinanza alle fasce più emarginate della società, come i giovani disoccupati, i detenuti, tra cui anche dei transessuali, gli ammalati e i disabili.

A Pompei il papa si èraccolto in preghiera nel santuario mariano davanti alla venerata immagine della Vergine del Rosario. Subito dopo si è trasferito a Scampia, difficile e degradato quartiere della periferia nord di Napoli, per incontrare la popolazione e le varie categorie sociali

Quindi l'attraversamento delle vie del centro in "papamobile" per arrivare, in Piazza del Plebiscito, alla messa solenne prevista per le 11.00. Alle 13.00 è invece in programma la visita al carcere di Poggioreale, dove Francesco sarà a pranzo con una rappresentanza dei detenuti, tra cu dieci transessuali.

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha consegnato a Papa Francesco le chiavi della città. In Piazza Giovanni Paolo II, cuore del quartiere di Scampia, il primo cittadino ha consegnato, insieme con le chiavi, una pergamena commemorativa della giornata-

«Chi prende volontariamente la via del male ruba un pezzo di speranza. Guadagna qualcosa ma ruba la speranza. La ruba a sè stesso e a tutti, a tanta gente onesta e laboriosa, alla buona fama della città, alla sua economia», ha detto papa Francesco nel suo discorso in pizza Giovanni Paolo II, a Scampia.

Al suo arrivo in elicottero nel campo sportivo comunale di Scampia, proveniente da Pompei, papa Francesco era stato accolto dall'arcivescovo di Napoli, card. Crescenzio Sepe, dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dal prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, e dal sindaco della Città, Luigi De Magistris. In auto, il Papa raggiunge Piazza Giovanni Paolo II dove ha incontrato la popolazione del Rione Scampia e diverse categorie sociali in rappresentanza del mondo della cultura, della legalità, dei professionisti, del mondo del lavoro, degli emarginati e dei migranti. L'incontro si è aperto con l'indirizzo di saluto del Cardinal Sepe, quindi il sindaco ha consegnato al Papa le chiavi della Città. Hanno poi preso la parola un immigrato della comunità delle Filippine; un lavoratore e il presidente della Corte d'appello di Napoli, Antonio Bonaiuti.

Dopo la sosta al vescovado, il Pontefice alle 15, in Duomo, l'incontro con il clero e la venerazione delle reliquie di San Gennaro: e forte è l'attesa se si ripeterà il prodigio della liquefazione del sangue, come invece non avvenne con i due precedenti Pontefici, Giovanni Paolo II nel 1979 e Benedetto XVI nel 2007. Subito dopo, alle 16.15, Francesco incontrerà ammalati e disabili nella basilica del Gesù Nuovo, retta di suoi confratelli Gesuiti. Ultimo appuntamento, quello con i giovani e i fedeli della diocesi alla Rotonda Diaz, sul Lungomare Caracciolo, rispondendo anche alle domande di un ragazzo, di un'anziana e di una giovane coppia. Dalla vicina Stazione Marittima, infine, la partenza in elicottero alle 18.15 per fare rientro in Vaticano.

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