Emergenza profughi, il premier Renzi: spero in un salto di qualità dell'Ue
«Combattere i trafficanti di uomini significa combattere gli schiavisti del ventunesimo secolo. Non è solo una questione di sicurezza o di terrorismo, ma di dignità umana. La storia ha già conosciuto un momento in cui si prendevano uomini e si infilavano nei barconi e ciò che sta avvenendo ora con la compravendita di uomini è esattamente una forma di moderno schiavismo». Lo ha detto il premier Matteo Renzi, in una comunicazione alla Camera in vista del Consiglio europeo di domani. «Sono fiducioso che l’Ue possa cambiare passo e fare l’Ue non solo quando c’è da fare il budget», ha detto il premier, augurandosi che il consiglio Ue sia qualcosa di diverso da «un dotto club di specialisti tecnici che sanno tutte le dinamiche geopolitiche ma dimenticano di dare una risposta al dolore».
Il premier ha lanciato un appello all’unità: «Non c’è divisione di fronte a queste tematiche, c’è l’Italia, che deve affermare il suo ruolo come ponte verso l’Africa». E ancora: «Quando i terroristi attaccano l’università di Garissa in Kenya, un museo in Tunisia, la redazione di giornale in Francia, dimostrano di sapere quali sono i loro obiettivi: è l’idea di cultura che viene messa in discussione. Ecco perché c’è tanto bisogno dell’Italia, della forza culturale, valoriale, educativa dell’Italia».
Critiche da parte di Renzi alla Lega, anche se mai nominata: «Permettetemi un sorriso amaro: quando sento in tv che dobbiamo scoraggiare le partenze, si sappia che non si fa con una dichiarazione nel talk show ma con l’alto commissariato dell’Onu in Sudan e Niger e evitando di inseguire la demagogia come sta facendo larga parte dell’opposizione. C’è un limite allo sciacallaggio».
Infine, Renzi ha espresso «gratitudine alle donne e agli uomini che stanno onorando l’Italia accogliendo i superstiti e salvando vite umane in mare». Grazie anche «alle cooperative e ai sindaci che salvano vite umane, spesso accusati dall’opinione pubblica sul territorio, ma che vanno avanti con la schiena dritta». vanno avanti.
Tra i primi interventi, quello del capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta: «In questa emergenza servono unità e coesione nazionale per determinare un cambio di rotta nella Ue. Siamo disponibili ad una coesione nazionale purché avvenga nella unità e nella forza del nostro Paese. Oggi prevalga la unità. Le polemiche lasciamole da parte, anche se tanti errori sono stati fatti ad ogni livello. Mare Nostrum ha mostrato la professionalità delle nostre forze armate ma è stata anche troppo velleitaria, presuntuosa e fin troppo esibita, dando alla Ue il pretesto per lavarsene le mani», ha concluso Brunetta.