Gb, Cameron il vincitore: un futuro migliore per tutti
«Un futuro migliore per tutti» e la foto di un abbraccio a sua moglie. Così il premier britannico David Cameron ha twittato questa mattina la sua soddisfazione per il risultato delle elezioni. «Una nazione, un Regno Unito, ecco come spero di governare se sarò abbastanza fortunato da continuare come primo ministro». Le proiezioni di Sky news, quando mancano circa 50 collegi da assegnare in Gran Bretagna ipotizzano che i Conservatori possano fare ancor meglio rispetto agli exit poll e conquistare da soli, a sorpresa, la maggioranza assoluta dei seggi toccando quota 326 alla Camera dei Comuni: giusto uno più della metà dell’assemblea.
Tory s’avvicinano a maggioranza.
Conservatori vicini alla maggioranza e laburisti nettamente distaccati. Lo confermano i dati reali quando manca l’assegnazione solo di una settantina di seggi. I Tory a sono 277 seggi (+20), contro i 216 del Labour (-25). Seguono gli scozzesi dell’Snp a 56 (+50) e i Libdem a 8 (-46). A 8 pure gli unionisti nordirlandesi(Dup). In percentuale Tory al 35,58% (+0,5), Labour al 31,1 (+1,4) l’Ukip di Nigel Farage oltre il 12 (+9% ma un solo collegio vinto finora), Libdem all’8 e Snp al 5,4% nazionale (ma oltre il 50 in Scozia).
Affluenza al voto in aumento, oltre il 66%.
Affluenza al voto in aumento in Gran Bretagna secondo dati reali parziali, ma consolidati. Dei quasi 50 milioni di cittadini aventi diritto si è recato ieri alle urne per le elezioni politiche oltre il 66%, stando agli ultimi dati diffusi dai media. «Una notte molto difficile e deludente» per il labour. Così twitta questa mattina il leader laburista britannico Ed Miliband che ringrazia gli iscritti e i sostenitori. Il leader sconfitto nelle elezioni aggiunge che «il prossimo governo avrà l’enorme responsabilità di unire il paese. Ciò che ci unisce è molto di più di quanto ci divide», aggiunge.
Il premier britannico David Cameron incontrerà la regina Elisabetta a Buckingham Palace alle ore 12.30 (le 13.30 in Italia) per ricevere il via libera formale a guidare ancora il governo del Regno Unito.